venerdì 20 aprile 2007

Lasciami in pace: so far tutto da solo!

Il grande dilemma dei genitori è lasciare che i propri figli si facciano le esperienze da soli o intervenire per guidarli, spronarli o metterli in guardia? Se questi figli poi sono adolescenti, il loro aspetto adulto destabilizza ancora di più il genitore che si sente dire da un ragazzo che ormai l'ha superato in altezza o da una ragazza con il fisico già pronto per la procreazione: "Lasciami in pace: so far tutto da solo(a)!" Che fare? Sulla carta è facile teorizzare che la miglior cosa sia lasciare che imparino sbagliando (salvo ovviamente quando è in pericolo la salute o la vita) ma capita di accorgersi di quanto invece sono insicuri e smarriti, anche se non l'ammetterebbero mai. In particolare mi riferisco allo studio. Se ci accorgiamo che nostro figlio dimentica di segnare i compiti, perde libri e quaderni, non sta attento alle spiegazioni, ecc., la tentazione è di sostituirsi a lui ed agli insegnanti e mettersi accanto ogni santo pomeriggio a rispiegargli le cose e a risentirgli la lezione. In tal modo però si rischia che si adagi e non diventi mai autonomo. Non ci potranno essere sempre la mamma e il babbo a togliergli le castagne dal fuoco nella vita! E allora? Dobbiamo aspettare la prima bocciatura? E se poi gli insuccessi invece di spronarlo lo demotivano definitivamente. Come si fa a trovare il giusto punto di equilibrio?

3 commenti:

  1. E' un equilibrio come dici tu, che trovi giorno dopo giorno affiancandolo e provando, non ci sono ricette... Un abbrsccio Ciao Giulia

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  2. bel dilemma! secondo me bisogna seguirli a distanza e se hanno bisogno veramente, anche quando non lo chiedono, bisogna aiutarli ed intervenire, senza sovrapporsi troppo o mai troppo però...
    ciao erica

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  3. penso che la coppia e i figli siano una palestra di vita enorme, dove sperimentare se stessi. La cosa che penso io è seguire quello che senti nel cuore, pero' di non tralasciare un tuo percorso di vita che ti fa autorealizzare, per essere di aiuto a te stessa, al consorte e ai figli con il tuo esempio. Secondo me tu se prontissima per un percorso anche di tipo spirituale, da scegliere a seconda delle tue caratteristiche.
    Per quanto rigarda l'equilibrio, è una cosa che si raggiunge prima sperimentando gli opposti, e piano piano ci si pone al centro, ma non è facile per nessuno, importante è iniziare e prendere coscienza che esiste un modo "di mezzo" per gestire le cose.
    un bacio
    mirco

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