giovedì 1 novembre 2007

Soldi ben spesi /2

Di questo nostro paese bistrattato e disprezzato da tutti, a cominciare dagli stessi Italiani, non si deve mai dimenticare l'enorme patrimonio storico e artistico. Dobbiamo averne consapevolezza e cura. Dobbiamo difenderlo con le unghie e con i denti. A questo scopo sono importanti le associazioni di volontari che si ricollegano alla Federazione Italiana degli Amici dei Musei. Come accennato in un precedente post , sono da anni socia dell'Associazione Amici dei Musei Fiorentini ed è grazie a loro, alle loro visite guidate e alla loro passione, che ho capito fino in fondo il valore e l'unicità della mia città che altrimenti sarebbe una città come tante altre nel mondo.

Luca Della Robbia - Madonna della mela (Firenze, Museo Nazionale del Bargello, 1441-45)

Sabato scorso, tanto per andare sul concreto, ho partecipato alla prima visita guidata per quest'anno sulle sculture dei Della Robbia al Bargello. La dr.ssa Diletta Corsini, studiosa di storia dell'arte, ci ha illustrato, con il suo consueto coinvolgente entusiasmo, il successo di questa famiglia a partire dal Quattrocento, quando il capostipite Luca, che era già affermato scultore, capì che la terracotta invetriata poteva essere il materiale vincente per sculture di grande effetto ma non costose come quelle di marmo.
Scrive Giorgio Vasari: "Luca della Robbiiola scultor fiorentino, il quale s'affaticò ne i marmi lavorando molti anni. Et avendo una maravigliosa pratica nella terra, la quale diligentissimamente lavorava, trovò il modo di invetriare essa terra co 'l fuoco, in una maniera che e' non la potesse offendere né acqua né vento. E riuscitoli tale invenzione, lasciò dopo sé eredi i figliuoli di tal secreto."
Il segreto dei Della Robbia passò da Luca al nipote Andrea e poi ai suoi figli e si diffuse talmente che persino a Maiorca (luogo di origine della maiolica) si sono trovate delle robbiane.

Gli Amici dei Musei fiorentini organizzano anche conferenze, corsi di storia dell'arte, gite e attività didattiche per le scuole. Hanno un'importante funzione di stimolo e sorveglianza sulle scelte delle istituzioni nel campo della manutenzione e salvaguardia del patrimonio storico-artistico della mia città. Inoltre talvolta i volontari degli AMF tengono aperti musei e monumenti che, a causa di carenza del personale, rimarrebbero chiusi.
Per tutto questo penso che i 70 euro all'anno di tessera siano soldi ben spesi.


Virando di 180 gradi sull'argomento, permettetemi l'ennesimo sfogo alla mia frustrazione di madre incompresa. Sabato a pranzo butto là: "Ragazzi, lo sapete che gli Amici dei Musei fanno visite guidate anche per ragazzi la domenica mattina? Che ne dite?"
D:"Figurati se spreco la domenica mattina per gli Amici dei Musei!"
E:"Primo ho la partita, secondo, se anche non ho la partita, non c'ho voglia!"
D:"Non me ne importa nulla!"
E:"Contaci!"

Soldi ben spesi, ma fiato sprecato.

5 commenti:

  1. Bella iniziativa, come dici tu soldi ben spesi. Un abbraccio, Giulia

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  2. E i giovani è difficile motivarli, ma vieni a trovarci, c'è un post di I-care molto interessante. Costanza

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  3. Bellissimo post. Condordo: non ci sono soldi spesi tanto bene.

    Rino

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  4. ciao, bel blog, vorrei fare uno scambio link

    http:/gianluca-revolution.blogspot.com

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  5. Bella iniziativa. Io non credo che sia fiato sprecato, solo ci mette del tempo ad arrivare..

    ciaomarina

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