venerdì 10 ottobre 2008

+ scuola x tutti : - ingiustizia

In questo periodo di stanchezza e di demoralizzazione una preoccupazione mi assilla in particolare: la sorte della scuola pubblica. Quella scuola che, come già diceva Piero Calamandrei (nell'ormai famoso discorso del 1950 che tutti citano), "ha il difetto di essere imparziale"

Così ho sentito il bisogno di riprendere in mano quel bellissimo libro che è "Lettera ad una professoressa" della Scuola di Barbiana. La scuola di Barbiana non era certo una scuola pubblica, era lo scopo di vita di quell'uomo straordinario che fu Don Milani. Ma è proprio il suo concetto di scuola come strumento di promozione sociale e di riscatto dei più poveri che ci sarebbe bisogno di affermare oggi più che mai.
Preferisco tacere quindi far parlare lui e i suoi ragazzi.

"La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde."

"Bocciare è come sparare in un cespuglio. Forse era un ragazzo, forse una lepre. Si vedrà a comodo."

"Voi dite d'aver bocciato i cretini e gli svogliati. Allora sostenete che Dio fa nascere i cretini e gli svogliati nelle case dei poveri. Ma Dio non fa questi dispetti ai poveri. E' più facile che i dispettosi siate voi."

"Quando la scuola è poca il programma va fatto badando alle urgenze. Pierino del dottore ha tempo di leggere anche le novelle. Gianni no. Vi è scappato di mano a 15 anni. E' in officina. Non ha bisogno di sapere se è stato Giove a partorire Minerva o viceversa. Nel suo programma d'italiano ci stava meglio il contratto dei metalmeccanici. Lei signora l'ha letto? Non si vergogna? E' la vita di mezzo milione di famiglie. Che siete colti ve lo dite da voi. Avete letto tutti gli stessi libri. Non c'è nessuno che vi chieda qualcosa di diverso."

"Vediamo un po' a chi giova che la scuola sia poca.
Settecentoquaranta ore l'anno son due ore al giorno. E il ragazzo tiene gli occhi aperti altre quattordici ore. Nelle famiglie privilegiate sono quattordici ore di assistenza culturale di ogni genere.
Per i contadini sono quattordici ore di solitudine e silenzio a diventare sempre più timidi. Per i figlioli degli operai sono quattordici ore alla scuola dei persuasori occulti [la pubblicità si chiama persuasione occulta quando convince i poveri che cose non necessarie siano necessarie.]
Specialmente le vacanze estive hanno l'aria di coincidere con precisi interessi. I figlioli dei ricchi vanno all'estero e imparano più che d'inverno. I poveri il primo ottobre hanno dimenticato anche quel poco che sapevano a giugno. Se son rimandati a settembre non possono pagarsi le ripetizioni. In genere rinunciano a presentarsi. Se son contadini danno una mano per le faccende grosse dell'estate senza aggravio per la fattoria."

"Sapete bene che per fare tutto il programma a tutti non bastano le due ore al giorno della scuola attuale.
Finora avete risolto il problema da classisti. Ai poveri fate ripetere l'anno. Alla piccola borghesia fate ripetizioni. Per la classe più alta non importa, tutto è ripetizione. Pierino quello che insegnate l'ha già sentito a casa."

"La più accanita [insegnante] protestava che non aveva mai cercato e mai avuto notizie sulle famiglie dei ragazzi: "Se un compito è da quattro io gli do quattro." E non capiva, poveretta, che era proprio di questo che era accusata. Perché non c'è nulla che sia ingiusto quanto fare le parti eguali fra disuguali."

"Perché è solo la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l'espressione altrui. Che sia ricco o povero importa meno. Basta che parli."

"Ho imparato che il problema degli altri è eguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l'avarizia."

Dedicato a mio figlio che partecipa oggi alla sua prima manifestazione di protesta.

16 commenti:

  1. Una volta una persona cui devo molto, a livello di crescita personale, portò me ed alcuni amici a Barbiana, per parlare con un uomo che fu alievo di Don Milani. E' stata un' esperienza indimenticabile: la grandezza del combattivo priore di Barbiana era evidente nelle parole del suo ex studente, una figura messa da parte (con qualche colpa da parte della Chiesa: sicuramente l' invasato di Pietralcina porta più soldi di Don Lorenzo), che più che mai andrebbe riscoperta.

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  2. Sai bene quanto questo tema mi tocchi e mi angosci.
    E penso con tristezza a quante generazioni ci vorranno per ricostruire, quando sarà possibile, tutto quello che gli unni al governo stanno distruggendo in pochi mesi di folle decisionismo.

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  3. Non sono folli, lo stanno facendo apposta. Scientificamente: -scuola x molti = + ingisutizia.

    E' criminale quello che stanno facendo.

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  4. Temo che abbia ragione Silvano.
    I folli sono quelli che ci rimetteranno e non se ne rendono conto.

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  5. Cara Artemisia ho riletto pochi anni fà quel libro e dietro altri che riguardavano sempre Don Milani, inutile dire quanto sarebbe educativo fossero letti in classe ( qualcuno conosce insegnanti che lo fanno? )e anche a qualche politico... forse loro hanno avuto il maestro unico ma certo non era un don Milani!
    Saluti a tutti
    angela

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  6. La frase che più di ogni altra ci ricorda su cosa si basava il rivoluzionario concetto di scuola di Don Milani (il "prete rosso")... e anche la più commovente... e anche una delle più autenticamente cristiane di ogni tempo... è questa che ha lasciato scritta per i suoi ragazzi in punto di morte:

    "Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto."

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  7. Don Milani: la protesta civile fatta uomo e prete.

    Non potevi fare dedica migliore a tuo figlio per la sua prima manifestazione di protesta.

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  8. Stanno distruggendo quello che la mia generazione, con tanti anni di lotta, aveva ottenuto.
    Molti saranno contenti.

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  9. "Perché non c'è nulla che sia ingiusto quanto fare le parti eguali fra disuguali."

    Credo che questa sia la frase più grande, mi ci ritrovo in pieno; cara Artemisia, vengo sempre da te sicuro di trovare quello che cerco, quel libro è stato un punto di riferimento per tanti, ma ora la società è diversa, tanto diversa e con onestà dobbiamo dire che tutti indistintamente hanno dimenticato la "Scuola" per anni.

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  10. Carta Artemisia, hai fatto benissimo a ricordare don Milani! A me vengono i brividi, ogni volta che la leggo, la lettera ad un professoressa! Se tanti che che ci governano la leggessero, e la facessero propria, avremmo risolto la maggior parte dei problemi della brutta Italia dei nostri giorni..
    Devo farla leggere a mio figlio.
    Un caro saluto
    Frida

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  11. Seneca, sì, leggere Don Milani spesso può dare la sensazione di qualcosa di datato. E' chiaro che oggi la discussione non è più sulla scuola media unica. Però quello che è sempre attuale, secondo me, è il concetto che un maggior numero di ore di scuola va a favore dei più sfortunati. Se ai montanari del Mugello sostituisci i ragazzi figli di stranieri che non sono in grado di aiutare i propri figli nemmeno alle elementari perchè non sanno l'italiano balza subito all'occhio il danno che stanno facendo con i tagli, non solo di posti di insegnanti, ma soprattutto di ore di lezione. Non è solo una questione di risparmio di bilancio. C'è un precisio piano in questa operazione.

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  12. Volevo sottolineare solo una cosa. Le attuali riforme (le ennesime in pochi anni) a cui si fa riferimento non sono dettate da nessun concetto ed ideale bensì da una pura e semplice idea: risparmiare a più non posso!!! Punto. Affermazione postuma sottintesa: chissenefregadialtro!!!

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  13. Perchè non ne sei convinta che è solo un taglio indiscriminato??

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  14. Perchè, come scrive anche Silvano poco sopra, ho paura che dietro ci sia un preciso disegno di allargare le differenze sociali.

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