giovedì 16 dicembre 2010

Assaggio di Roma


Tre giorni a Roma per lavoro. Ci vado sempre volentieri in questa città, che conosco ormai così bene da girarla quasi senza cartina.
Il paradosso di imparare le astruse e bizantine regole degli appalti pubblici, in un paese nel quale le regole sono fatte per essere aggirate. Il pellegrinaggio a Piazza Vittorio per vedere il luogo del libro di Marina. L'abbraccio con lei e il capire che sarà molto improbabile rileggerla in rete. Il quartiere di San Lorenzo con la sua aria genuina e le numerose lapidi sulle case. Gli studenti che sfilano in via Cavour, così tanti e così belli che non meritano il futuro che stiamo lasciando loro. Il sapore vero del quartiere del Testaccio. La pace della Città dell'Altra Economia (che rischia di chiudere e che invece bisognerebbe salvare). Un piatto di farro con lenticchie biologico che mi ha fatto sentire a casa. Le notizie degli scontri in centro e il pensiero preoccupato ai ragazzi che ho visto sfilare al mattino. Il centro della città blindato (paura, eh?). Le signore con le borse delle shopping natalizio che dribblano le camionette della polizia. Il Pasquino censurato (ma perché non si può più appiccicarci i versi satirici?). Finalmente ho trovato dove a fare la tessera di Libera e finalmente mi sono potuta incantare davanti alla Madonna dei Pellegrini di Caravaggio. Il motivo non mi fa piacere ma posso dire, a bassa voce, che via del Corso senza auto è assai più bella? L'orrore dei negozi di via Nazionale tutti con la porta aperta a spregio di qualsiasi anelito di risparmio energetico. Ma davvero pensate che in tal modo la gente sia più invogliata ad entrare? Fossi un sindaco lo proibirei.
Ma com'è che mi fanno male le gambe? Ah già, sono cinque ore che cammino. Peccato! Se potessi, mi fermerei solo quando la capitale non avesse più segreti per me. Ma ci saranno ancora occasioni.



5 commenti:

  1. Io ho un rapporto controverso con Roma. Da un lato e' la citta' piu' bella, e non smetto mai di rimanere affascinato e incantato da tutto quello che c'e' da vedere. Dall'altro il caos e' soffocante, per me, che ho bisogno del mio spazio e della sua inviolabilita'. Silenzio, solitudine, aria fresca... a Roma non esistono.

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  2. Amo anche io Roma moltissimo e ti ho seguito in questa tua passeggiata ancora nel ricordo della passeggiata a Firemze.
    Un abbraccio
    Emilia

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  3. Io lo dico sempre: se ci vivessi cambieresti idea!

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  4. Cambieresti idea su cosa, Matafione? Non ho dato nessun giudizio su Roma. Ho solo elencato le cose che ho fatto in tre giorni.
    Comunque, mi ricapiterà di tornarci e ti verrò a trovare. Spaventato? :-)

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  5. Be', dal tuo post si evinceva una considerazione positiva; ovviamente ero semiironico: ogni città è diversa vista da turista e vista da abitante.

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