lunedì 22 agosto 2011

Visti in vacanza

Durante l'anno raramente riesco a vedere un film perchè la sera sono troppo stanca e in quell'oretta che mi rimane dopo aver sparecchiato e prima di crollare di sonno al massimo riesco al massimo a vedere un pezzo di qualche trasmissione che ho registrato (Udite udite: Vcast ritorna con una nuova versione!). Così nelle passate due settimane di vacanza ne ho approfittato per vedere un po' di film e qualche puntata delle tante che ho in archivio di La storia siamo noi. I miei commenti ai film sono comunque tutti sul mio account di MyFilmTV.

Ecco la playlist frutto di compromesso con mio figlio cinefilo:
- Madame Bovary *** Confezionato con maestria. Brava la Huppert. Madame Bovary fa sempre comunque molta rabbia.
- Irina Palm *** Mi aspettavo un film più leggero, mentre è abbastanza drammatico. Maggie, signora di una certà età che si mette a fare seghe in un sexy shop per salvare il proprio nipotino in pericolo di vita, suscita commozione ma anche rabbia per come subisce il mondo con il suo ingenuo stupore.
- Caos calmo ** A parte l'egocentrismo di Moretti di cui si inizia ad essere un po' stufi, a parte la scena di sesso esplicito con l'Isabella Ferrari di cui non si capisce l'esigenza tranne quella di alzare l'audience e il compenso per la Ferrari medesima, il film tocca dei temi interessanti: la revisione della propria esistenza dopo un evento traumatico, il rapporto padre-figlia, la scoperta che il proprio coniuge ha un mondo tutto suo di cui non si sa niente, il prendere le distanze dal lavoro e dai suoi problemi. Tutti temi che il film lascia appena accennati e che quindi lasciano lo spettatore deluso.
- Giovani, carini e disoccupati ** Favolina americana. Lui e lei che si desiderano ma non lo vogliono ammettere. Il tema dei laureati disoccupati (forse l'unico di qualche interesse) è appena sfiorato.
- Il posto dell'anima **** Un po' Pomigliano, un po' Eternit (per le morti di cancro), gli operai e le loro vite personali al centro di un film un tantino didascalico ma comunque ben fatto. Poi c'è la multinazionale spietata che vuole chiudere la fabbrica, fabbrica da difendere anche se fonte di morte, il gap culturale che ostacola la partecipazione alla trattativa in Usa e persino la grande distribuzione che annienta la piccola impresa artigianale. Bravi gli attori e bella la fotografia.
- East is East **** Divertente ma anche commovente questa commedia sull'integrazione e sugli immigrati di prima e seconda generazione nell'Inghilterra degli anni Settanta. Singolare famiglia di un Pachistano, attaccatissimo alle sue tradizioni e alla sua religione, che a stento parla inglese, ma che ha sposato una donna inglesissima con la quale ha fatto ben sette figli.
- Giordano Bruno ** Non è un film storico tradizionale. Risente nello stile del periodo in cui è stato fatto (primi anni Settanta). Recitazione esagerata che passa repentinamente dal silenzio all'urlo, insistenza sul dialogo, preponderanza di scene interne e buie tipo quadro caravaggesco. La locandina con la Rampling nuda la dice lunga. Bravo Volontè, ma io mi aspettavo qualcosa di più chiaro sulla figura del filosofo. Magari anche di un po' meno "sessantottino".

Ed ecco le puntate di La Storia Siamo noi che ho visto:
- L'infame e suo fratello. Storia di Patrizio Peci, il primo brigatista pentito, e del fratello Roberto, rapito e ucciso dai brigatisti. Non prendiamoci in giro: metodi mafiosi ammantati di ideologia.
- La dolce vita. Roma, Cinecittà e Via Veneto negli anni Sessanta. Contrasto tra lo stile di vita dei VIP e le baraccopoli delle periferie. Interessante ma un po' dispersivo.
- Uomini e miniere. Il mondo dei minatori italiani, incidenti compresi, nel racconto dei protagonisti.
- Il Filo d'oro. Cinquant'anni di moda italiana. Deludente perché più che la moda delle persone comuni tratta dei successi dei più famosi stilisti italiani.
- La sigla. Carrellata di sigle televisive dagli anni Sessanta agli anni Duemila. Che nostalgia!
- L'alba del quarantasettesimo giorno. Storia del rapimento e assassinio del direttore della Montedison a Porto Marghera, Giuseppe Taliercio. Commovente.
- Il Terzo Reich a colori (in due parti). Filmati inediti con le prime pellicole a colori dal 1937 alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Da amatori.

1 commento:

  1. Bello che tu sia riuscita a vedere tutti questi film con i tuoi figli!

    Volevo chiedere la tua opinione a questo post...e poi prometto che non ne parlo più davvero...
    http://www.lacasadialchemilla.com/2011/08/e-poi-non-ne-parlo-piu.html

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