mercoledì 22 maggio 2013

Una casa dignitosa per tutte e tutti

Lunga vita a Controradio di Firenze (di cui sono socia da alcuni anni insieme a tutte le radio che fanno informazione non mainstream.  Recentemente ho ascoltao una diretta in occasione dell'esecuzione di uno sfratto ai danni di una pensionata. 
Mentre l'attenzione dei media è concentrata sul falso problema dell'IMU, nessuno parla di chi la casa non ce l'ha, di chi non ce la fa a pagare l'affitto e rischia di finire per strada. E' chiaro, in un paese dove l'80% delle persone possiede la casa dove abita, si tende a pensare che gli sfrattati siano persone sfigate, ai margini della società, degni di finire sotto i ponti o in un centro di accoglienza. A parte il fatto che la Repubblica Italiana dovrebbe aiutare i ceti più bassi, che sono quelli che hanno meno strumenti di tutela e quindi più bisogno (tanto per dire ancora una cosa di sinistra), è allarmante sentire da Lorenzo Bargellini, del Momento di lotta per la casa, di quanto sia frequente, quasi quotidiana, la scena a cui assistiamo (circa sette esecuzioni di sfratto al giorno, 130 nel mese di maggio) e del sempre maggior numero di persone impossibilitate a pagare l'affitto per aver perso il lavoro.
Di solito mi viene da pensare anche a chi sta "dall'altra parte", cioè provo ad immaginare il proprietario che magari ha bisogno di quella casa, comprata con i propri risparmi, per sistemarci il figlio o la figlia. Ma non è sempre così, anzi. La storia della signora italo-francese in questione (in Italia dal 1971) fa montare di rabbia. La pensionata, 66 anni, sola con quattro gatti, infatti  ha pagato per una casa di 45 mq un affitto a nero di 500 Euro dal 1982 finché, un anno e mezzo fa, ha chiesto al proprietario di riparare gli impianti elettrici e idrici che sono fatiscenti (8000 euro di luce e 2000 di acqua, mura bagnate, ecc.) ma egli si è rifiutato e le ha mandato lo sfratto.
Per fortuna l'episodio finisce bene: l'ufficiale giudiziario concede altri due mesi di proroga e pare di capire che ci siano buone possibilità di ottenere un alloggio popolare. Così l'anziana ma energica signora, probabilmente per lo sciogliersi della tensione, scoppia in lacrime ed esclama: "Sarebbe bene che non pensassi più a me, che vivo sola con due gatti, ma a tutta la gente che ho qui intorno [altri sfrattati che vengono regolarmente per solidarietà a tutte le esecuzioni] e che hanno delle situazioni molto più penose della mia, hanno bambini. Non è giusto! E' una situazione che mi era del tutto ignota. Non immaginavo che ci fosse tutta questa gente a spasso."
Ribadisco quanto scritto in un precedente post: un tetto dignitoso per tutti e per tutte. Altro che IMU!
Tanto per dire un'altra cosa di sinistra.

4 commenti:

  1. Non stancarti mai di dire cose di sinistra!

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  2. Una amica romana mi dice che l'occupazione di appartamenti vuoti (anche temporaneamente) da parte di chi non ha casa sta diventando sempre più diffusa: poichè è difficile entrare nelle seconde case dei ricchi, questo sta ovviamente diventando un nuovo fronte della guerra fra i poveri.
    Vicino al mio ufficio alcuni gruppi di antagonisti e senza casa hanno occupato, nei mesi scorsi, degli stabili fatiscenti ed in abbandono.
    Sono stati sgomberati, e la polizia ha anche murato gli ingressi: non mi stupirebbe se nei prossimi mesi si iniziassero ristrutturazioni per farne costosissimi loft (come è già accaduto in zona ad altri edifici).

    E di fronte a questo, il livello del dibattito politico è semplicemente penoso...

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  3. Come abbiamo fatto in pochissimo tempo a bruciare un sogno di equità e solidarietà in cambio di privilegi per una casta inamovibile e perpetua?

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  4. E meno male che non siamo negli Usa, dove basta davvero poco per essere buttati fuori. Ci stanno togliendo tutto, dalla scuola alla sanità, dalla sicurezza alla casa. E Brunetta minaccia di far saltare il governo se non toglie l'Imu (pensando ovviamente a quando speso da lui e dai suoi amici), qui davvero la gente è al limite dell'ordinaria follia.

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