martedì 10 dicembre 2013

L'oasi in inverno

Terzo finesettimana di corso all'oasi WWF. Stavolta è stata dura a causa del freddo, soprattutto sabato, quando la nebbia non ci ha mai abbandonato.
Ciò nonostante ho impiantato alcuni alberelli da frutto (meli, peri, ciliegi e cachi), ho ripulito qualche vecchio mattone che servirà a ristrutturare una casetta destinata a ricovero per animali, ho partecipato al consueto censimento degli uccelli (moriglioni, alzavole, mestoloni, tuffetti, germani, folaghe, svassi maggiori, una poiana e qualche cormorano) ed infine ho raccolto semi di acero.
Gli stagni apparivano piuttosto deserti probabilmente perché gli uccelli se ne stavano rintanati tra il canneto per il freddo oppure ammassati nel punto più riparato a prendersi i pochi raggi di sole :

L'oasi è collocata vicino alla discarica di Case Passerini, che per noi fiorentini suona come sinomino di rifiuti, ma un tempo era la tenuta dei conti Passerini con l'ultimo residuo della palude originaria della piana. La discarica è ormai esaurita e costituisce una collinetta sormontata da prativi e da alcuni alberi. Qui il direttore dell'oasi ha battagliato per far realizzare un muretto di pietre a secco che costituisce un rifugio per gli animali: praticamente l'unica cosa viva della discarica.


La nebbia avrà anche il suo fascino ma per quanto mi riguarda è stata una sofferenza la partecipazione al corteo di protesta contro la realizzazione dell'inceneritore (a 200 metri dall'oasi!) e contro l'ampliamento dell'aeroporto.

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