domenica 18 dicembre 2016

Quando il passato ti bussa su Whatsapp


"Raffaele sta organizzando una cena con tutti i compagni della V D. Posso dargli il tuo numero?" mi chiede una mia amica (l'unica con cui sono rimasta in contatto dai tempi della scuola.
"Sì, certo." rispondo io.
Queste rimpatriate non mi entusiasmano. Di solito si sbircia sul corpo degli altri i segni del tempo passato sperando di esserne immuni e soprattutto si ricrea la stessa atmosfera goliardica, gli stessi lazzi di quando non avevamo ancora vent'anni.
Tuttavia, un po' la curiosità, un po' l'affetto per quella parte di me che i miei vecchi compagni di scuola rappresentano, ho intenzione di partecipare a questa cena.
Pochi minuti dopo mi trovo iscritta sul gruppo Whatsapp "V° D il mito 1981" creato da Raffaele (il nome è di fantasia come tutti i successivi) e lì comincia il carosello di "buon giorno... buona notte... freddino stamani... " faccine, cuoricini, tazzine di caffé ed emoticon vari.
La tentazione è quella di abbandonare subito il gruppo e difatti tre o quattro dei miei compagni abbandonano subito (senza neanche un saluto!). Ma poi mi dico che magari basta silenziare le notifiche e leggere solo quello che mi interessa, tanto per arrivare preparata alla cena e non fare gaffe.
E così emergono anche pezzi di vita...
"Siete tutti sposati? A me non mi ha voluta nessuno..."
"Io mi sono sposata e separata e poi dopo quattro anni siamo tornati insieme..."
"Io ho fatto il bis... e adesso ho una moglie fantastica!"
"Io vivo insieme alla mia mamma e al mio gatto. Sono stata 26 anni insieme ad uno ma sempre ognuno a casa propria... adesso è morto da 8 anni. L'unico rimpianto che ho è di non aver avuto dei figli ma col senno di poi e per come va oggi il mondo forse è stato meglio così."
"Sonia è l'altra metà del mio cielo: a volte nuvoloso a volte sereno. Sono sposato da 27 anni con two girls Arianna di 24 anni ed Emanuela di 17."
"Lavori sempre alle Poste?"
"Niente Poste, mi sono licenziata dopo 12 anni per seguire i miei bambini."
"Io sono emigrata da Firenze sulla provincia di Siena. Ho girovagato un po' per vari uffici e poi dopo 30 anni mi è toccata casa ma questa è la vita..."
"Tu fai ancora mercati?"
"Sì, ormai non ne levo piu le gambe. Comunque mi piace anche se è molto faticoso. Mi dà ancora un sacco di soddisfazioni nonostante la crisi."
"Vi ricordate come ero ciuca? Quando finì la scuola dissi che non ci avrei messo più piede. Ebbene sapete dove va a scuola mio figlio??? Proprio lì! Fortunatamente non è ciuco come la mamma!"
Pezzi di vita che emergono. Vite normalissime. Le associo alle facce delle ragazze e dei ragazzi dei miei ricordi. Alcuni rivelano la stessa identica personalità di allora. Altri sembrano assai diversi. Ragazze timide e complessate che invece chattano a tutto spiano e spiattellano cose anche intime. Sarà che dietro la tastiera ci si sente tutti coraggiosi? Sarà la solitudine?
Non so se resisterò allo stillicidio di decine di messaggi al giorno fino alla cena prevista per metà gennaio. Vedremo.
La mia vita, se a qualcuno interesserà, la racconterò a voce.

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