Fantastico il mondo delle piante! Se non avete mai sentito una conferenza di Stefano Mancuso, consiglio di rivedere su RAIplay la puntata di Presadiretta dedicata all'intelligenza delle piante.
Sono ormai più di dieci anni che nutro questa passione, grazie ai campi di Libera e soprattutto al corso che seguii all'Oasi di Focognano. E' da allora che prendo cura del mio podere arricchendolo con nuovi alberi o arbusti.
Grande soddisfazione mi hanno dato quelle create dal seme: una decina di olmi, quattro glicini, tre passiflora, cinque melograni (creati dalla mia mamma), un paio di ginestre, una decina e più di magnolie, quattro albizie, una decina di marruche (spina-christi), un avocado, una decina di melangoli (arancio amaro), un clementino (creato dalla mia amica S.), tante calle (create separando il rizoma), un ginko biloba (creato da una signora che ce l'ha gentilmente donato quando era piccolino), quattro o cinque piantine di raphiolepis (che non si decidono a crescere nonostante gli anni). Per sei o sette gledtsie, ancora in vaso, sto aspettando impazientemente che siano abbastanza robuste per poterle trasferire in terra. Incrociando le dita, se cresceranno, saranno alberi bellissimi, con una corteccia particolare e con degli splendidi colori autunnali.Bello anche riprodurre per talea come ho fatto per un bel cespuglio di rosa canina di cui mi godo in tisana le squisite bacche.
Infine ci sono le piante che ho trasferito dalla città dando loro una nuova vita. Dal piccolo e buio giardino della mia vecchia casa ho trasferito numerosi figli della yucca che non finiva mai di crescere, tanti tanti ligustri, diverse nandine e oleandri, tutti nati spontaneamente. Dai vasoni nei quali erano costrette, ho liberato e messo a dimora sul terreno (con immensa fatica) due corbezzoli, un ginko biloba e innumerevoli agavi, che, compressi in un unico vaso, ora costellano il nostro podere. Stessa operazione per tre evonimi donati sempre dalla mia amica S.Non tutte le operazioni di riproduzione sono andate bene, ma tante sì. La facilissima ma ahimé annuale ipomea ha fatto una fugace apparizione. L'alkekengi era rispuntato l'anno seguente alla creazione da seme ma il secondo anno è stato sommerso dalle numerose e prepotenti erbe spontanee.
Abbiamo comprato tante piante in vivaio ma, ad essere sincera, come amo quelle che ho creato io (o i miei amici e parenti) non c'è confronto.