domenica 9 settembre 2007

Un buon segnale

Come ho scritto qualche giorno fa ai miei amici Davide e Mirco, nutrivo (e nutro tutt'ora) diverse perplessità riguardo all'iniziativa del V-Day di Beppe Grillo, le stesse che esprime in modo sintetico ma efficace Piero Ricca. Ciò nonostante ieri sera sono andata in Piazza della Repubblica a firmare la proposta di legge che sta alla base dell'iniziativa, perchè i suoi contenuti mi trovano d'accordo e mi ha fatto piacere leggere stamani sul giornale che sono state raccolte 300 mila firme.
La buona notizia, secondo me, sta nel fatto che la gente sia uscita di casa e sia andata a firmare e, come nel caso del referendum, abbia mostrato la voglia di partecipare, di essere protagonista e di non volersi chiudere nella propria delusione.
Inoltre, come fa notare Michele Serra nel suo editoriale, è anche un po' la vittoria di internet sull'onnipotenza della televisione.

6 commenti:

  1. Condivido quello che dici, sono contenta anch'io del successo per quello che vuol dire: che la gente ha voglia di mobilitarsi solo che le forze politiche non lo fanno più... Ciao Giulia

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  2. Scusami, Artemisia. Ma prima, quando ti ho lasciato il commento, visualizzavo solo fino a quello che ho commentato...!

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  3. Anch'io sono stato contento di vedere tutta quella gente in fila per firmare... Non conosco di preciso i toni che grillo ha usato a bologna... Però mi ha fatto molto piacere vedere un "sasso lanciato nella piccionaia" e la rivoluzione dei colombi. Speriamo che la proposta di legge vada in porto, non tanto per le firme che sono già ben più di 50mila ma per il parlamento che può in ogni momento insabbiarla come è accaduto a tante ottime proposte di legge... Vedremo questa volta come giustificheranno il mettere sotto i piedi il volere di 300mila cittadini... Ti seguo sempre con affetto cara Artemisia. Con stima Davide

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  4. Populismo o goliardia, secondo me, tutto quello che mette una pulce nell'orecchio ai nostri politici più o meno fossilizzati non è mai né inutile, né dannoso. Specie quando si toccano corde sensibili per l'opinione pubblica come la questione morale tanto sbandierata quanto disattesa dai politici stessi. Stuzzicare i nervi scoperti di questi campioni di ipocrisia, bisognerebbe farlo spesso e in tanti fino allo sfinimento. E non è questione se voler distruggere gli attuali partiti sia demagogico o fuorviante, è ovvio che dopo qualcosa di simile ci dovrà essere comunque (magari li chiameremo "nuovi arrivati" invece che "partiti"),l'importante è che siano "cose" passate in lavatrice col programma di lavaggio per il bucato molto sporco a 99 gradi.
    M A G A R I I I !

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  5. non sono abituati ad essere controllati perchè hanno sempre avuto i media che facevano il loro gioco, ora si ritrovano super controllati, quindi o fanno finta di ignorare oppure fanno come casini, che di una manifestazione democratica come non mai, ha preso solo una frase sulla legge biagi per demonizzatla. Comunque andiamo avanti, e semmpre con non violenza.
    un bacio

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  6. Ho letto il tuo commento al post di Erica e ti lascio il mio pensiero con una parte del commento che ho fatto a lei e ad altri.

    Ritengo che la proposta di legge presentata da Beppe Grillo sia in larga misura condivisibile.
    Sono pienamente d'accordo con la possibilità di esprimere una preferenza. Nell'ambito di una lista comunque scelta dal partito, la preferenza l'elettore ha almeno un piccolo spazio per dire la sua.
    Concordo con l'ineleggibilità di chi è stato condannato in via definitiva qualunque sia il reato.
    Penso che la sospensione dalla carica dovrebbe riguardare solo i reati contro la P.A. mentre per gli altri dovrebbe valere la presunzione d'innocenza fino alla sentenza definitiva. Scelgano i partiti di appartenenza il comportamento da tenere nel tempo intercorrente.
    Sul numero dei mandati sono abbastanza indecisa. Non sono d'accordo a limitarli per legge (non lo sono nemmeno e a maggior ragione per i Sindaci), ma non sono nemmeno d'accordo che uno faccia il parlamentare a vita.
    Magari con il meccanismo delle preferenze si riesce ad evitare senza introdurre l'obbligo di legge.
    Sull'iniziativa in sé alcune perplessità ce l'ho.
    Intanto non condivido la generalizzazione: "tutti" rubano, "tutto" è allo sfascio e così via.
    Ci sono anche tanti amministratori onesti ed attenti. Io ho fatto il vicesindaco del mio paese e so come mi sono comportata e ne conosco personalmente tanti che si sono comportati allo stesso modo.
    In secondo luogo non si può solo tirare il sasso e rimanere a guardare: dopo la protesta bisogna avanzare la proposta.
    Altrimenti non serve a niente, anzi forse serve solo a creare maggiore qualunquismo.
    Comunque, i politici farebbero bene a prestare attenzione a queste manifestazioni. Anche l'ascolto è compito loro

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