martedì 13 gennaio 2009

USA vs Italia: 3 a 3


Divertente botta e risposta tra due giornalisti che si conoscono da anni su un argomento interessante ma trattato in modo leggero, senza nessuna ambizione di studio sociologico approfondito. Simpatica puntata di Le Storie - Diario Italiano (25 min). Ospite: Vittorio Zucconi . Tema: gli Stati Uniti, le ragioni per cui possiamo amare oppure odiare questo paese quasi con la stessa intensità, il confronto con la nostra vecchia Italia. Lo spunto è dato dalla vittoria di Obama e dal libro di Zucconi "L'aquila e il pollo fritto".

Secondo Zucconi il carburante degli Stati Uniti è sempre stato il sogno Obama ha avuto il merito di rimettere in moto l'idea che domani sarà meglio di oggi. Pensando a quanto siamo delusi e demotivati noi in questo periodo, su questo punto direi: 1 a 0 per gli USA.

Zucconi nel libro racconta di aver incontrato al cinema una signora grassa con le infradito accanto ai figli obesi che si ingozzavano di popcorn inzuppato nel burro. Aggiunge però che qualche anno dopo ha incontrato purtroppo lo stesso tipo di famiglia in Italia. Io però non sono convinta che gli Italiani seguano molto questo trend americano. In Italia il culto della buona tavola (nonostante la pubblicità) resiste e la qualità delle materie prime alimentari sono una delle nostre ricchezze, anche se forse devono essere sempre più difese (vedi post Il giusto prezzo del cibo) . Qui direi che siamo 1 a 1.

Secondo Zucconi noi scimmiottiamo le cose peggiori degli USA e non quelle migliori. Per esempio, un senatore repubblicano che ha avuto una condanna per falsa testimonianza si è voluto presentare lo stesso alle elezioni ed ha perso clamorosamente in Alaska, stato di grande tradizione repubblicana. In USA infatti non c'è mai stato in parlamento un deputato o un senatore con condanne penali. Su questo punto, ahimè, non abbiamo speranze: 2 a 1.

C'è un campo in cui l'Italia è di gran lunga migliore degli Stati Uniti. Zucconi scrive nel suo libro che la morale americana del consumo è la seguente: "mangia come un porco, ammalati, prendi le pillole del miracolo e la chirurgia, a condizione di pagare 2600 dollari al mese di assicurazione sanitaria privata, fino al raggiungimento dell'età nella quale non ti assicura più nessuno e ti affidano all'assistenza pubblica che rifiuta le terapie più costose". Negli USA la prima causa di bancarotta individuale sono i conti medici. 2 a 2

Nella puntata si parla poi di un giovane e bravo chirurgo italiano che, trovando la strada sbarrata dai soliti raccomandati negli ospedali pisani, è andato ad operare all'estero ed è diventato recentemente famoso per un riuscitissimo trapianto di trachea senza rigetto. Gli ospedali americani sono pieni di medici e ricercatori italiani. In Italia permane la gerontocrazia, mentre in USA hanno un presidente di 47 anni. 3 a 2

Si passa poi a parlare della strage di Colombine e delle armi facili in USA. Secondo Zucconi gli USA non affondano le proprie radici sulla Bibbia ma sul fucile. E qui l'Italia, secondo me, guadagna il pareggio : 3 a 3

Tempi supplementari?

24 commenti:

  1. bella lotta! mı spıace per ıl mıo amatıssımo paese ma credo che perderemmo, anche se non e che l amerıca sıa proprıo defınıbıle ıl mıo esempıo dı vıta!

    e che noı ne abbıamo cosı tante dı cose da aggıustare!!! (se non addırıttura da sostıtuıre proprıo!)

    un abbraccıo arte ;) Sara

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  2. Sempre incisiva ed appropriata Saretta nei suoi commenti, se il futuro di questo paese possiamo lasciarlo a giovani così il nostro fallimento non è stato totale.
    Entrando nel vivo del post, credo che perdiamo il confronto, poichè da lungo tempo abbiamo abdicato al ruolo di forgiatori di modelli di vita, ma ci limitiamo a scopiazzare e male tutto quello che esportano da Oltre oceano.
    Ciao
    Sileno

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  3. Ai miei amici antiamericani ricordo sempre che gli states sono troppo complicati per essere odiati od amati, ci sono cose buone e cose cattive: sono il paese della discriminazione razziale, ma anche delle lotte per i diritti civili, sono il paese della guerra in Vietnam ma anche del movimento del 68, sono il paese di Bush (padre e figlio) ma anche il paese di Obama (o di Kennedy o di King), sono il paese delle armi facili e della pena di morte ma anche il paese degli attivisti contro le une e le altre, sono il paese di Chrlton Eston(si scrive così ?) e Jhon Wayne ma anche il paese di Micheal Moore e Clint Eastwood (se in italia ci fosse una destra vicina al pensiero di quest ultimo non disdegnerei di votarla !). Sono insomma, a mio avviso, il paese più contraddittorio ed affascinante del mondo !
    PS:il mio "ma anche" si dissocia fermamente da quello di veltroniana memoria...

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  4. Mah... ora faccio la parte dell'ospite di Biscardi, e vorrei guardare alla moviola il primo goal che non mi pare del tutto meritato. L'ottimismo di credere che domani sara' meglio di oggi, o in altre parole, che i nostri figli saranno piu' ricchi di noi, o, in altre parole ancora, che la ricchezza nel mondo e' illimitata, o ha una illimitata capacita' di crescere, se guardato al rallenty, a me pare piu' da considerarsi un autogoal.

    Certo il commento sulla moviola bisognerebbe farlo fare a un super partes non tifoso...

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  5. Se posso permettermi un commento a Belphagor, io credo che l'antiamericanismo della sinistra (e anch'io mi dissocio da qualunque appropriazione indebita di Veltroni) non sia basato tanto su che cosa sia rappresentato il potere del popolo americano nella stora, ma sulla constatazione che il potere esercitato oggi sia frutto di una sottocultura che prende, ahime', solo gli aspetti piu' negativi della struttura culturale americana, o, quanto meno, quelli che piu' aggradano, attraverso i media, il potere economico, che definirei amorale, se non immorale.

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  6. :-) e sotto quest'ultimo punto di vista direi che si tratta di un bel pareggio.

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  7. Non credo che Zucconi intendesse dire che il domani sara' meglio nel senso che i figli saranno piu' ricchi. Penso che si riferisse piu' alla qualita' della vita in generale (sanita', ambiente, ecc.).
    D'altra parte non conosco abbastanza gli USA per poter dire se l'ottimismo che avverte Zucconi sia reale o no.

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  8. Mah, nemmeno io intendevo ricchezza come quantita' di soldi. Piuttosto come "progresso". Difficile pero' intendere che cosa si possa intendere con questa parola. Certo mi pare che se Zucconi parlasse di aspirazione degli Americani per l'ambiente mi sa che, dalla mia povera esperienza, sta prendendo una cantonata colossale. L'americano medio non sa che cosa sia il protocollo di Kioto, quali siano e dove vadano a finire le scorie nucleari, che cosa siano gli OGM. La sanita'? C'e' chi non riesce a concepire perche' mai bisogni pagare le tasse per avere una sanita' pubblica.
    No, propriamente io non intendevo denaro, ma davo per scontato che la qualita' della vita, almeno nel popolo americano, almeno nel loro subconscio, sia intesa come qualcosa che e' possibile acquistare al supermercato come qualunque altro prodotto di consumo.

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  9. @dario:niente da dire, molto vero. Però è un fatto che ci sarebbero un sacco di cose buone da prendere a modello negli States !

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  10. @Belphagor:
    Vero, ed e' anche per questo che non mi sento per niente antiamericano.

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  11. bello! cmq a parte che per l'ottimismo e alla meritocrezia di cui ci sono molte testimonianze, preferisco il mio bel Paese. nonostante tutto.
    Gli USA sono troppo "capitalistici" per i miei gusti... ^,^

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  12. @liber:la percezione e l' idelologia è quella, ma sai che gli USA sono uno dei paesi che in proporzione ha il maggior intervento dello stato nelle industrie pesanti (specie nella metallurgia) ?

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  13. Non guardo mai tv, ma Zucconi e Augias li avrei guardati: competenti, intelligenti, garbati, spiritosi...

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  14. E guardali in rete, Luciano! Sono 25 solo 25 minuti!

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  15. Mah... come credo emerga anche da altri commenti, gli USA sono (stati?) la sintesi, il parossisismo ed il futuro di tutto il cosidetto "mondo occidentale". In ordine sparso, dico qualcosa sull'argomento:
    - I peggiori (o migliori) anti-americani sono molti americani: fanno dei film (i primi che mi vengono in testa: Fahreneit9/11, Il rapporto Pelikan, Syriana) che se li facessero in italy, destra e sinistra griderebbero al "vereto-anti-americanismo".
    - Idem dicasi per molti libri
    - Gli intellettuali americani sono spesso moooooolto meno spocchiosi ed elitari di quelli italiani, parlano per farsi capire e non per dire "oh quante parole che so", scrivono ottima divulgazione scientifica, fantascienza, articoli per riviste come Rolling Stones
    - L'americano medio credo sia ignorante (e, sopratiutto, disinteressato) quanto l'italiano medio (comunque ci sono ottimi filmati in proposito sul tubo)
    - L'economia USA è fortemente "statalista", assiste abbondantemente sia l'industria (basta pensare alle armi) che l'agricoltura... ora poi...
    - Il debito estero USA è pari a quello di tutto il terzo mondo
    - L'america non è new york, non è san francisco, ma quello che ci sta in mezzo: una enorme provincia (frase di un mio amico che si fece il mitico coast to coast)
    - I nostri piccoli imperialismi ce li facciamo pure noi italici ed europeici
    - Sulla "meritocrazia" insisto: siamo qui a parlare su chi fa meglio, ma temo sia necessario parlare di cosa sarebbe meglio fare
    - Gli studenti liceali americani nelle classifiche OCSE sono dopo (più giù..) di quelli italiani (che sono terzultimi...). Eppure a scuola USA c'è molta meritocrazia...
    - Rinunciare a "fare gli americani" molto probabilmente significherebbe rinunciare a molte cose, forse persino ai nostri PC

    Ciao a tutti

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  16. http://it.youtube.com/watch?v=rosZnFHUBew
    Guardatelo, ridete... ma poi chiediamoci: e se si facessero le stesse (o equivalenti) domande in italy?

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  17. Il libro di Zucconi mi ha divertita e sgomentata.
    Quando parla della destra fanatica e di tutte quelle sette che proliferano fa venire i brividi.
    E' un paese talmente grande e diversificato che vale la pena di visitare,specialmente mischiandosi alla gente e frequentando i loro posti.
    Ciao bella
    Cristiana

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  18. arte...postace n' altro litro, che noi se lo leggeeeeeeeemo, e poi t' arisponnemo, embè embè che c'è ?!

    In altri termini: mi sento perso quando non posti niente di nuovo per più dim tre giorni !

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  19. Belphagor: mi commuovi e mi fai sentire in colpa. Ho una nutrita lista di idee ma non ho un tubo di tempo per svilupparle. Abbi pazienza... e poi non sono ancora passati tre giorni :-)

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  20. @Belphagor: no, non lo sapevo, ma rimane comunque tutto il resto. la sanità, l'istruzione di qualità a pagamento mi fanno orrore. mi dà l'idea che un figlio di poveri se non ha un lampo di genio faccia molta fatica a salire la scala sociale. poi se ci riesce magari ha le porte più aperte di qui, dove l'istruzione è per tutti ma una volta nel mondo del lavoro ci sono prima di te tutti i raccomandati e protetti...

    ciò non significa che non ci siano cose buone da prendere, naturalmente, in tutti i paesi c'è qualche aspetto buono da cui imparare e qualcuno da cui non imparare.
    poi tra l'altro gli usa sono grandi e non culturalmente omogenei in tutto, anzi.

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  21. Mah... io non capisco...
    La "sinistra" italiana che vediamo qui e' passata dall'antiamericanismo al filoamericanismo senza che niente sia successo all'america. Forse c'e' stata una presa di coscienza della sinistra italiana, ma la cosa che mi lascia piu' perplesso e' come tutto cio' sia avvenuto cosi' di botto.
    Sono spiazzato.

    Ma gli americani non erano quelli che ieri tiravano le bombe sui poveri mediorientali innocenti e oggi sono quelli che continuano a tirare bombe sui poveri mediorientali innocenti. Quelli che sia ieri che oggi rifiutano Kioto, quelli che appoggiano Israele incondizionatamente, quelli che difendono la propria economia imponendola sul resto del mondo, quelli che...

    Ora sono diventati degli angioletti? Ma perche'?

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  22. @dario: no no, nessun angioletto. E' solo che per chi non legge il mondo tramite le lenti di un ideologia pochissime cose sono buone o cattive, tutte vanno capite e approfondite, per estrarre ciò che ci possono insegnare. Io non so cosa sia successo alla "sinistra" sugli states, so quello che è successo a me: come dorothy del mago di oz mi sono levato le lenti colorate (le mie erano rosse però, e non verde smeraldo) e ho scoperto che il mondo non era esattamente come l' avevo visto per anni !

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  23. Uhm... interessante risvolto gnoseologico.
    Quando prima avevi le lenti rosse eri conscio di averle? E ora, sei sicuro di non avere le lenti azzurre?
    Perche' sono sicuro che questa critica non puo' essere rivolta a te, ma secondo me, alla sinistra italiana, e' proprio questo che l'attanaglia: il bisogno di un paio di lenti di qualche tipo, essendo estremamente miope.

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  24. (per "sinistra" intendo Veltroni e i suoi compari)

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