venerdì 19 aprile 2013

Seguendo il filo rosso: tra lotta alla corruzione e difesa della scuola pubblica

Carlo Alberto Brioschi, autore del libro "Il politico portatile. La questione morale da Aristotile ai Simpson", ha affermato a Le Storie:

"E' stato dimostrato che il tasso di istruzione di un paese è inversamente proporzionale al tasso di corruzione. Non è un caso che questo paese abbia un 65% di persone che non sono in grado di orientarsi con i mezzi di informazione contemporanea. E' l'istruzione il primo passo."
Sarebbe più che auspicabile una seria legge contro la corruzione ma, come scriveva il buon Leopardi già nel 1820:
"L'abuso e la disubbidienza alla legge, non può essere impedita da nessuna legge". (Zibaldone, 229)

Penso che non ci rendiamo conto fino in fondo di cosa ha significato il massacro che hanno fatto alla scuola pubblica in Italia. Probabilmente l'uomo della strada pensa che siano problemi solo di chi ha i figli in età scolare o semmai di quei fannulloni degli insegnanti. Mentre invece è un danno a tutta la nostra società, anzi, una "rapina" come la definisce Alessandro Robecchi in questo articolo su Micromega: "Soltanto la superficialità di pensare che i soldi pubblici, spesi per la comunità, non siano “soldi nostri” come quelli che abbiamo in banca ci fa digerire la rapina."
Seguendo il filo rosso, hanno fatto scalpore i risultati per il nostro Paese della Ricerca sul letteratismo e le abilità per la vita - Adult Literacy and Life Skills Survey (ALL). Per il test di "prose literacy" non si trattava di fare la parafrasi di Dante ma di rispondere a domande dirette estrapolando da un testo di uso quotidiano delle informazioni tipo: per quanti giorni al massimo è possibile assumere un certo farmaco leggendone il bugiardino, cosa accade a una pianta ornamentale se viene esposta a una temperatura minima di 14 gradi o meno leggendo un brevissimo articolo, come sistemare il sellino di una bicicletta leggendo il manuale di istruzioni.
I risultati sono deprimenti come riassume questo articolo su Repubblica e come si coglie visivamente da questi grafici (ciascun livello corrisponde alle domande di cui sopra):


 Ci vorranno anni per recuperare il divario, ma intanto si può fare qualcosa per difendere la scuola pubblica a Bologna.

 «L’operaio conosce 300 parole, il padrone 1000, per questo è lui il padrone» 
don Lorenzo Milani

Nessun commento:

Posta un commento