venerdì 27 settembre 2013

Refusi, vista, età pensionabile

Con questo post chiedo venia per i refusi passati, presenti, ma soprattutto futuri!
I refusi (errori di battitura) mi hanno sempre dato fastidio. Purtroppo mi accorgo di seminarli a più non posso nei post e questo mi secca moltissimo. A parte che il correttore automatico di Blogger non mi funziona (e non ho capito perché), più che altro mi rendo conto che è una questione di vista. Ahi, quanto  mi scoccia ammettere che ci vedo sempre peggio! E gli occhiali stenopeici (vedi questo post) che continuo ad usare non mantengono la promessa recuperare l'elasticità dell'occhio. Sono troppo testona per arrendermi ed inforcare un bel paio di lenti +1 (o forse anche +1,5).
Insomma non accetto di invecchiare, come non accetto di diventare meno lucida e più smemorata. Eppure mi rendo conto che anche sul lavoro perdo colpi e mi chiedo, visto che ho scoperto che il traguardo della pensione si allontana sempre di più (ho letto che si parla di portarlo a 70 anni!) quanto potrò essere ancora utile al mio ente e alla società nel 2025 quando avrò 63 anni o addirittura nel 2032 quando ne avrò 70? Ammesso e non concesso che ci arrivi, che se ne faranno di una ipovedente, ipoudente e rincoglionita?

7 commenti:

  1. Brava, è proprio quello che mi chiedo io che ho 61 anni, 3/3,50 di presbiopia, stanchezze fulminanti e recuperi lentissimi, acciacchi vari e nessun tempo per curarli... Ma mandatemi in pensione, no?
    biba

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  2. Non sarà un piccolo e colorato paio di occhiali (assolutamente però privo della cordicella al collo!) a farti invecchiare! Anzi, rivedere bene la tue mani sarò un'emozione non da poco.
    E poi costano così poco che potresti tenerne un paio in ufficio, uno in cucina e uno sul comodino e uno anche in bagno (assai utile, quando occorre meditazione).
    Riguardo all'età pensionabile, non c'è dubbio che da qualcuno dovevano cominciare: purtroppo è capitato a noi e pure nel modo e nel periodo peggiori possibili. Recriminare serve a qualcosa? Direi di no e credo che lamentarsi non ci faccia bene come crediamo.
    Certo, vederti intorno persone, tutto sommato ancora in forma, che si godono ormai da anni la pensione e sapere che, se tutto va bene, il viaggio che faro andando in pensione sarà quello verso il ricovero per anziani, non mi fa certo piacere!
    Ma ripeto, la vita è adesso: devono tenermi al lavoro? Mi terranno stanco e presbite e lento e scorbutico...
    Mi scuso anch'io per il refuso (c'è, c'è... :) ).
    Comunque, alla fine, dare la colpa al correttore automatico non è male, no?

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    1. Lo so, Giangiacomo, che costano poco gli occhiali per presbiti e infatti ne ho un paio in ufficio e un paio sul comodino. Ma non è quello il punto. A detta di tutti se l'occhio si abitua a vedere bene con gli occhiali non si sforza e si perde sempre di più. Questo è quello che dovrebbero evitare gli occhiali stenopeici. Per questo tengo duro (pazienza per le mie mani che non valgono un gran chè, a me scoccia quando chiedo a chi mi sta accanto: "che c'è scritto qua che non ci leggo?"). Oltre alla scomodità di portarseli dietro. Non me ne ricordo e non sono abituata.

      Riguardo alla pensione. Io non è che mi lamento, ma vedo il mio ente privo di giovani, privo di forze fresche e di voglia di fare. Non tanto per me che lavoro con le scartoffie quanto per la ricerca. Non ci sono le idee e gli stimoli che solo forze fresche potrebbero dare.
      Tutto qua. Per il resto le soddisfazioni me le prendo nel tempo libero come ho sempre fatto.

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    2. Esatto! Anche a me scoccia tantissimo chiedere di leggermi qualche cosa: mi ricorda troppo i parenti anziani. E io non mi sento ancora anziano. Anche se, a differenza di te, vivo in un mondo di giovani, dentro una azienda che, recentemente, ha fatto un sondaggio interno sugli over 55 per sapere da loro cosa preferirebbero fare!
      Come dire: io ti ho dovuto tenere (la mia è un'azienda che è il frutto di "alcune" fusioni degli ultimi 10 anni, nei quali ho cambiato mio malgrado lavoro almeno otto volte...) ma tu devi farmi capire dove ho sbagliato e come posso ancora utilizzarti (sempre che ci sarà il tempo, aggiungo io)!
      E' stato un gesto di cura? Chi può saperlo, ma oltre trent'anni di lavoro non mi aiutano a pensarlo, specie visti i tempi. Certo è che non mi sono sentito lusingato...
      Purtroppo una volta ero troppo giovane (così mi dicevano) perché erano i più grandi a "condurre", mentre adesso sono troppo vecchio (mi dicono).
      Meno male che le mie soddisfazioni, come te, le trovo altrove!
      Ti seguo sempre, anche se sono meno attivo di un tempo, ma è sempre un piacere leggerti!

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  3. Peggiorerà la vista, forse perderai un po'' di udito, farai qualche bigliettino promemoria, ma il tuo cervello sarà sempre attento e brillanta perchè lo hai allenato a dovere.
    Cristiana

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