venerdì 8 novembre 2013

I conti con la storia


Tema talmente vasto ed importante quello delle guerre e della loro memoria. Il ciclo organizzato dall'Istituto Storico per la Resistenza in Toscana, e di cui mi porto orgogliosamente a casa l'attestato di partecipazione, mi ha lasciato più spunti da approfondire che cose imparate. Alcuni relatori sono stati molto coinvolgenti, altri molto meno. Ma soprattutto il limite del corso è l'aver voluto affrontare nodi cruciali della storia del Novecento condensati in una mezz'oretta ciascuno: dal confronto tra Italia e Germania riguardo alla rielaborazione della memoria sulla seconda guerra mondiale, alla Francia di Vichy, alla guerra in Algeria, alla guerra civile spagnola (di cui sapevo un po' di più grazie ai recenti approfondimenti), alla guerra nei Balcani (di cui non riuscirò mai ad avere le idee chiare vista la complessità di quella regione).
Particolarmente stimolante l'intervento di Stefano Bianchini, esperto di Balcani, il quale ha messo in guardia: ciò che avviene nei Balcani è la spia di ciò che potrebbe avvenire in Europa se il progetto di integrazione fallisse. Già cominciamo a vedere come, con la crisi economica, si stanno rinforzando i nazionalismi e l'odio per l'altro.
E' dura per me uscire dopo cena e attraversare la città affrontando la stanchezza e la pioggia. Sono perciò contenta che la mia passione per la storia (e la compagnia della mia dolce metà) mi abbiano fatto vincere la pigrizia.

1 commento:

  1. Si è sempre contenti quando si vince la pigrizia! E che bello poter condividere la passione per la storia con la propria metà.
    Riguardo ai Balcani, una mia amica quest'estate ha fatto un viaggio nei luoghi della guerra, mi sa che potresti metterlo in agenda anche tu...

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