domenica 4 novembre 2018

Obiettivo due quintali. Diario del nostro podere. Diciannovesima puntata.


Dopo aver passato l'inverno scorso a spazzare olive dalla terrazza, quest'anno ci siamo riproposti di raccoglierle e cercare di ottenere almeno un po' di olio. Lasciamo Firenze con le nuvole e in Lunigiama troviamo il sole. Prima di arrivare a casa, passiamo da tre frantoi per prendere contatti: uno chiede almeno due quintali di olive, un altro ha una lista di prenotazioni per giorni e giorni e il terzo invece ha santificato la festa di Ognissanti ed è chiuso.
Arrivati nel nostro podere constatiamo che la tromba d'aria dei giorni scorsi ha buttato a terra tantissime olive, e ancora di più dagli alberi della nostra vicina con i quali, grazie alla sua cortese offerta, dovremmo integrare il nostro raccolto. Il vento ha persino spezzato uno dei suoi ulivi.
Scopriamo che anche nel nostro podere ci sono stati danni: il vento ha spezzato tre grossi rami di acacia che si sono abbattuti sui fili del telefono. Così il pomeriggio di giovedì  se ne va cercando di liberare il campo del vicino e i fili del telefono dai rami caduti anche se, alla fine, siamo costretti a lasciarne uno troppo pesante per i nostri mezzi.
Per terra trovo ancora un bel po' di noci, cadute probabilmente con il vento e le raccolgo prima che marciscano. 
Il venerdì attacchiamo la raccolta delle olive nonostante il cielo coperto e minaccioso. Il tempo ce lo permette fino a mezzogiorno e poi comincia a piovere di buona lena. Nella mattinata ripuliamo tre ulivi piccoli e solo due di quelli grandi e riempiamo a metà due cassette. Peccato che per il resto della giornata la pioggia non dia tregua e non ci permetta di finire il lavoro.
Il traguardo dei due quintali ci sembra a nostra portata di mano e quindi fissiamo con l'unico frantoio disponibile per domenica nel primo pomeriggio. 
Continuiamo quindi la nostra raccolta serrata per tutto il sabato e per un paio di ore la domenica mattina lasciando tante olive sugli alberi per mancanza di tempo e riempiamo cinque cassette di belle olive turgide.
Arrivati al frantoio la delusione: le nostre olive sono solo un quintale. Per fortuna il proprietario si rende disponibile a frangerle lo stesso senza aggiunta di olive "straniere" (pur al costo di due quintali) e dopo un paio ore ecco uscire il "nostro" olio (14 kg). Una bella fatica ma una grande soddisfazione!

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