domenica 16 marzo 2008

Bruciare rifiuti?

Oggi vi chiedo un attimo di pazienza perchè vorrei parlare di un tema che mi sta molto a cuore: la costruzione degli inceneritori. Tra l'altro me ne costruiranno uno proprio di fronte alle finestre del mio ufficio ma non è questo il motivo per cui sono contraria.
Stefano Montanari, il ricercatore che gira l'Italia con Beppe Grillo, va mostrando casi di cancro e malformazioni dovute alle nanoparticelle prodotte per combustione e troppo piccole per essere filtrate. Quando Montanari è venuto al Polo Scientifico di Firenze non ha convinto per niente fisici e chimici perchè quelli che lui presenta sono dei singoli casi. Per i ricercatori, prima di poter dire con sicurezza che gli inceneritori fanno venire il cancro, ci vogliono studi epidemiologici che ancora non ci sono o che non sono sufficienti. Detto questo credo che affermare con sicurezza come ha fatto Veronesi da Fazio che gli inceneritori non fanno male mi sembra troppo avventato (naturalmente i grillini dicono che Veronesi è sovvenzionato dalle ditte costruttrici di inceneritori).
Quindi per l'aspetto nocività personalmente sospendo il giudizio.

C'è poi l'aspetto economico. C'è chi dice che gli inceneritori producono energia e che quindi convengono (ed infatti li chiamano termovalorizzatori, termine che non mi piace usare) e c'è chi dice che senza i contributi CIP6 (il 7% delle nostre bollette che dovrebbe andare alle vere fonti alternative di energia ed invece va per la maggior parte agli inceneritori) il termovalorizzatore sarebbe in perdita e non conveniente. Ecco su questo punto mi piacerebbe sapere la verità e non dovrebbe essere difficile visto che non si parla di malattie ma di soldi. Invece non si riesce a capire chi mente. Salvo però scoprire che i contributi CIP6 agli inceneritori (giustamente aboliti dall'ultima finanziaria) li hanno ripristinati per gli inceneritori da realizzare in Campania. Se i termovalorizzatori sono così convenienti perchè ripristinare i CIP6?
Sospendo anche qui il giudizio anche se ho qualche sospetto.

Ho sentito inoltre Filippo Solibello (conduttore della trasmissione radiofonica di Rai2 Caterpillar) che citava l'esempio della Svizzera. Per anni in Svizzera sono stati costruiti diversi inceneritori. Ora che sta facendo una seria raccolta differenziata devono invece importare rifiuti (magari dall'Italia) per alimentare tutti questi inceneritori che non possono essere spenti e riaccesi solo quando ce n'è bisogno.

Infine mi ha convinto Luca Mercalli, il metereologo di "Che tempo che fa", che, interrogato da Fazio su quello che aveva affermato Veronesi , è stato molto onesto. Ha detto che allo stato attuale nessuno può dire con certezza se gli inceneritori fanno male o no. Però innanzitutto i rifiuti bisogna prima ridurli (eliminando gli imballaggi non necessari, scegliendo prodotti con meno imballaggi, bevendo acqua del rubinetto, ecc.) poi fare una seria raccolta differenziata. In questo modo la quantità di rifiuti residua si attesta intorno al 30% e quindi di sicuro non ci sarebbe bisogno di nuovi inceneritori, basterebbero quelli che già ci sono, anzi.

Allora, siccome sono una testa dura, ho voluto fare un esperimento. Per una settimana (dal 1 al 7 marzo) ho pesato la spazzatura prodotta dalla mia famiglia (4 persone) per le varie tipologie cercando di fare una raccolta differenziata molto accurata. In una settimana abbiamo prodotto 14,50 kg di rifiuti in totale composti da: 4,10 kg di carta, 3,20 kg di plastica/vetro/alluminio/tetrapack (nella mia città infatti questi vengono raccolti in un'unica campana), 5,20 kg di umido e 2 kg di indifferenziato.
Innanzitutto sono contenta del fatto che abbiamo prodotto circa mezzo chilo a testa al giorno contro i quasi due chili che, secondo l'Apat, producono i Toscani . E' vero che una sola settimana non fa testo ed è vero che bisognerebbe sommarci quelli che comunque produciamo noi quattro in ufficio e a scuola. Comunque non credo che quadruplicheremmo la quantità.
Secondo elemento di riflessione è il fatto che impegnandosi abbiamo raggiunto l'86,21% di raccolta differenziata, una percentuale pari a quella dei comuni più virtuosi che hanno attuato la raccolta porta a porta.
Tutto questo non è per fare i primini della classe, per carità, ma solo per verificare se effettivamente l'accoppiata riduzione + raccolta differenziata può rappresentare una svolta nel problema rifiuti. Sembrerebbe di sì.
Rimane il problema di cosa fare del 14% circa di indifferenziato e su questo posso essere anche possibilista sugli inceneritori ma prima mi devono organizzare la possibilità di fare una raccolta differenziata seria e solo dopo (visto che in tal modo il problema dell'esaurimento delle discariche si allontana nel tempo) valutare se è necessario (e conveniente) costruire nuovi inceneritori o se bastano quelli che già ci sono.
Inoltre nessuno mi leva dalla testa che una volta costruiti questi impianti, risolto il problema di dove mettere i rifiuti, non si investirà più un euro sulla raccolta differenziata avendo già impiegato tutte le risorse economiche. In tal modo non ci sarà nessun controllo su quello che si andrà a bruciare.

Mi piacerebbe che chi ha avuto la pazienza di leggere questo lungo post mi scrivesse se c'è e come è organizzata la raccolta differenziata nel proprio comune.

38 commenti:

  1. e' un tema che sento moltissimo anch'io, mi sembra che come al solito girano troppi interessi economici e anche il rifiuto sia diventato un business; e quando c'è il business non ci sono tumori che tengono.
    Anche noi ci impegnamo moltissimo nella raccolta, nel nostro comune si differenzia carta, plastica, umido, alluminio. Mi sembra che la sensibilità generale verso il problema sia aumentata, a parte per chi ci gudagna a cui interessa solo il soldo.
    Un bacione
    mirco

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  2. Ehi, ben tornato! Ci volevano gli inceneritori per farti ritornare in rete!

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  3. Una gran fatica ! fatica nel senso che la seconda parte del tua post è vero e quasi scontato e se lo dici anche a chi la raccolta non la fà è convinto che sia la strada migliore... ma questo non li spinge a iniziarla a farla con piu attenzione ,mi sembra che la maggior parte delle persone divida solo la carta e il vetro ..."sai ho i cassonnetti sotto casa" ,e allora li inizia la fatica a convicerli a vincere la pigrizia , l'indifferenza al problema , che se la facciamo tutti con piu attenzione dinventeremo tutti piu....puliti. angela

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  4. Io sono di Roma, e quello che sò io è quello che ho imparato da qui: http://digilander.libero.it/leperseidi/guidard.htm .
    Che tu l'abbia letto o no, la raccolta c'è, ma la fanno in pochi. Volevo dirti poi, che secondo me due kg a testa giornalieri di rifiuti prodotti mi sembrano eccessivi, davvero eccessivi.
    Per finire, un video breve su questo argomento preso dalle Iene (clicca qui)

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  5. Pandoro, ma che tipo di cassonetti ci sono a Roma e perchè secondo te non vengono usati?

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  6. Tutto è davvero molto sospetto... Sono d'accordo che quando ci sono gli affari dietro diventa assolutamente tutto pericoloso. Bel post, un caro saluto. Giulia

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  7. Hai ragione i dubbi sono tanti: é necessario costruire tutti questi inceneritori? Pechè i comuni non promuovono maggiormente la raccolta differenziata? Sono davvero così innocui come dicono?Oppure fanno male?

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  8. Cara Artemisia nel mio paese la raccolta differenziata si riduce ad un grande striscione sospeso che ci accoglie all'ingresso della città...dopo di chè ognuno fa come vuole e nessuno dice niente...in compenso la tassa sui rifiuti è molto elevata perchè il comune dice che fa la raccolta differenziata...è una lunga storia questa dell'Italia dei furbi e dei politici degenerati...a volte perfino io mi stanco di pensarci e finisce che vivo come gli altri anche se poi me ne vergogno e corro ai ripari, ma come si fa a combattere contro il mondo intero?...gli inceneritori non si sa se fanno male o no eppure veronesi, ministro annunciato di veltroni, già ha le sue sicurezze, tanto non li costruiranno di certo davanti alla sua villona...io ormai provo soltanto l'impulso irrefrenabile di prendere a calci tutti quelli che si presentano in politica...hai fatto una disamina molto profonda e mi congratulo con te...ciao cara...Carmela

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  9. Cassonetti verdi,blu e bianchi: carta, vetro, ognuno ha un ruolo.
    Poi in qualche scuola ci sono i raccoglitori per pile usate (vengono usati per buttarci di tutto tranne che le pile) e raramente raccoglitori gialli per vestiti usati cui il ricavato dovrebbe andare ad associazioni per il sociale ma, si vedono sempre zingari aprirli e fragarsi tutto (no non lo dico perchè ho qualcosa contro di loro ma perchè ne ho uno vicino casa e vedo sempre questa scena quando esco per andare in cartoleria).

    Pandoro

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  10. Quello che mi racconti, Pandoro, mi rattrista alquanto!

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  11. L'epoca che (da quello che capisco) tu vorresti del riciclo e della raccolta differenziata, del non inquinamento e del rispetto, cara Artemisia, mi dispiace dirtelo, ma è molto lontana...

    ...lontana...

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  12. O c'è qualcuno che ha percaso seguito i consigli per combattere l'inquinamento del nobel Al Gore?

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  13. Io differenzio quasi tutto, ma siamo in pochissimi a farlo, anche perchè i cassonetti di raccolta sono pochi e mal posizionati.Una mia conoscente, che rimproveravo perchè non separa i rifiuti, mi ha detto di aver visto da casa sua, al mattino presto,passare il camion raccoglitore nel quale gli addetti riversavano indiscriminatamente la spazzatura di ogni tipo. Carta, vetro, plastica, umido, tutto.
    Non so se crederle.

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  14. Pandoro, soprattutto mi dispiace per voi giovani. Io la mia piccola parte, per quello che può servire, la sto facendo ma il futuro è soprattutto vostro...

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  15. Anna, non saprei. Può darsi che non sia vero e che sia una scusa della tua vicina per non impegnarsi. Può darsi che sia vero e che sia una negligenza dovuta alla pigrizia degli operatori. Io ho sentito anche che nello smistamento una parte di ciò che è destinato al riciclo va comunque in discarica perchè non è perfettamente riutilizzabile.

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  16. Artemisia, quello che dice Anna è vero.

    Oltre al fatto che io lo vedo sempre che i camion mettono tutto insieme, esistono pure filmati mandati in televisione (lo sò insisto sempre) come ad esempio quello che trovi qui in cui si vede come fa la raccolta differenziata un'ospedale (aspettati di tutto tranne che raccolta differenziata!).

    E poi scusa, secondo te, tutta la spazzatura napoletana (ad esempio) e tutta quella che si accumula nelle strade italiane, verrà ispezionata dagli operatori sacchetto per sacchetto per dividere ciò che è riciclabile da ciò che non lo è? Olè, tutto insieme!
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    Attenzione: i dati riportano quanto si risparmia, quante persone fanno la raccolta differenziata, quanti alberi non abbattiamo e quanta luce non sprechiamo: ma i dati su quello che viene prodotto grazie al nostro riciclo, le prove, che quello che facciamo ha risultati concreti dove stanno?
    Libri, giornali e lattine.

    E i famosi maglioni che ci promettevano far uscire dai tappi di bottiglie dove stanno?

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  17. ah, mi scordo sempre le cose diamine! Il filmato si riferisce alla raccolta differenziata e non ai camion di cui parlavo.

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  18. Pandoro, non ho capito che prove vuoi. Esistono aziende che producono oggetti dalla raccolta differenziata. A poche centinaia di metri dal mio ufficio c'e' un impianto che fa compostaggio, ecc.
    Un paio di anni fa ho visito la fiera Ecomondo a Rimini e mi sono resa conto che giro di affari c'e' intorno alla raccolta differenziata.
    No, non sono gli operatori che aprono i sacchetti. Ci mancherebbe!
    Si puo' riciclare solo quello che i cittadini dividono e buttano nel cassonetto giusto. Cosa, che a quanto ho capito, dalle tue parti non fanno. Mi meraviglio che non ve lo insegnino a scuola!
    Che ci siano dei disservizi e delle disfunzioni non ne ho dubbi ma di qui a pensare che non esista affatto il riciclo ce ne corre.
    Sta a noi cittadini vigilare.
    Il problema della spazzatura di Napoli poi e' un altro grosso problema di cui ho gia' parlato.

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  19. a roma la raccolta differenziata migliora, lentamente ma ha una tendenza positiva. Si divide vetro e plastica e carta e cartone, le pile fuori del tabaccaio e le medicine fuori delle farmacie, più indumenti usati per la caritas. Sotto casa mia i contenitori vengono vuotati regolarmente in due parti diverse del camion.
    In periferia (Casilina) i contenitori ci sono ma non so quanto siano usati. Penso che la raccolta differenziata, che come tutti i comportamenti civici RICADE SULLE DONNE , andrebbe incentivata con sgravi sulla Tassa dei rifiuti, magari ALL'INIZIO per quartiere.
    Mi chiedo come facciano certe famiglie con angolo cottura in 30 mq di casa a differenziare. C'è una forma di ipocrisia e di cinismo nell'imporre nuovi doveri sociali a soggetti che già si sbattono quotidianamente. Quando vedo giovani madri che si trascinano appresso due bambini da portare a scuola più tre diversi sacchetti di rifiuti e tentano di fare l'operazione senza far investire i bambini, maledico tutto e tutti. Ci vorrebbe una campagna di stampa MIRATA AGLI UOMINI, quasi gli si affidasse dalla società intera il compito di occuparsi dei rifiuti. Una maestra della scuola materna di fronte casa mia una mattina è arrivata fino qui da Centocelle con il sacchetto della carta e cartone ancora stretto in mano, senza rendersene conto nella fretta di arrivare al lavoro. Abbiamo riso insieme ma se ci pensi fa rabbia.
    Io non so come si possa fare ma penso che il problema vada risolto PRIMA che i rifiuti entrino in casa, forse creare punti in cui i dettaglianti liberano gli oggetti degli involucri prima di metterli in vendita? boh
    io separo tutto il separabile, ma io sono in pensione, possa essere anche maniacale, la mia cucina è piccola ma ho un terrazzo, ma gli altri?
    almeno nelle nuove case potrebbero fare il tritarifiuti organici condominiale che finisce in un luogo di raccolta, e uno spazio condominiale per i contenitori differenziati, non basta mettere una disposizione di legge, bisogna aiutare ad assolverla
    ciao marina

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  20. Grazie Marina del tuo esauriente commento. Mi chiedo se tu e Pandoro viviate nella stessa citta'.
    Interessante la lettura di genere del problema. Anche in casa mia chiaramente la maniaca sono io (sono io che in bicicletta mi porto il sacchettino dell'organico all'unico cassonetto della zona posto a cinque metri da casa mia). Pero' rompo talmente le scatole a tutti i miei familiari che per non sentirmi brontolare eseguono.
    Hai ragione: ci sarebbero tanti modi per incentivare la raccolta. Dove l'hanno organizzata porta a porta hanno prodotto degli ottimi risultati (senza il problema delle donne che si debbano portare a giro i vari sacchetti!).

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  21. A Londra centro i cassonetti non esistono. Come nel Medioevo (!) la spazzatura si porta in una stanza nel sotterraneo adibita allo scopo e gli operatori la vengono a svuotare 3 volte a settimana.
    Il Comune consegna gratuitamente sacchetti di colore diverso per la differenziata in cui pero` va tutto insieme(vetro, plastica, carta; non umido).
    Il camion della raccolta rifiuti nel retro ha 2 reparti: i sacchetti neri vengono lanciati a destra, quelli del riciclo a sinistra.

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  22. Anche nelle mie zone se n'è discusso moltissimo. Non so, molti dicono sì, moli no... Non essendo del settore sono in estrema difficoltà. Ma una cosa è certa: da qualche pare le immondizie vanno messe... Dove?

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  23. Fabio, la tua domanda (che fanno in molti) e' proprio la "scorciatoia" che contesto.
    Le immondizie:
    1) non vanno prodotte (riduzione)
    2) devono essere materia prima per nuovi processi produttivi e non scarto (riciclo e recupero)
    3) quello che rimane dai punti 1 e 2 si puo' discutere se e' piu' opportuno bruciarlo o seppellirlo.

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  24. Condivido le tue osservazioni. Gli obiettivi primari in ordine di importanza devono essere: 1. una riduzione del rifiuto alla fonte (agendo su imballaggi e acquisto critico); 2. la raccolta differenziata (nei comuni della collina torinese in cui abito io con il porta a porta stiamo stabilmente sopra il 60%); 3. la discarica; 4. gli inceneritori (che io mi rifiuto di chiamare "termovalorizzatori").
    Come dici tu, i contributi per la produzione di energia elettrica (e farlo con i rifiuti è un effetto collaterale, non va certo spacciato per un modo alternativo o furbo di produrre energia) generano un meccanismo perverso: per rendere più lucrativi gli impianti, si finisce per generare una spaventosa domanda di rifiuti da incenerire.
    Marino Ruzzenenti ha descritto nel suo libro "L'Italia sotto i rifiuti" http://www.peacelink.it/ecologia/a/7951.html

    il caso dell'inceneritore di Brescia, considerato un impianto modello: ma la idea della "termovalorizzazione" ha fatto si che la produzione dei rifiuti a Brescia aumentasse, e la differenziata decrescesse: se guadagni bruciando rifiuti, ne voglio sempre di più!

    Non bisogna avere una avversione preconcetta agli inceneritori, ma diffidare profondamente di chi li esalta come LA SOLUZIONE al problema dei rifiuti!

    Ciao
    Marco
    http://luposelvatico.blogspot.com

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  25. Ciao Lupo, ben tornato!
    Si', il libro del Ruzzenenti e' uno di quelli che mi propongo di leggere da tanto tempo anche se di lui ho gia' sentito vari interventi.
    Ecco, Brescia e' proprio un esempio che ci propongono sempre i favorevoli agli inceneritori: ma alla domanda precisa se l'inceneritore e' conveniente economicamente o no, il direttore ha sempre dato risposte un po' evasive tipo "produce xxx kwatt di energia". Ma io voglio sapere se il guadagno e' superiore o no al costo al netto dei CIP6!
    Quello che mi dici del Piemonte rincuora. Dai vari commenti capisco che anche su questo punto purtroppo il nord e' piu' avanti del sud (tranne le eccezioni ovviamente).

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  26. Nel mio comune (Portogruaro), la raccolta porta a porta è iniziata dalle frazioni: tra qualche mese giungerà anche da noi e potrò valutare meglio. Comunque in casa separiamo i rifiuti e si nota la netta riduzione del volume e della quantità di "secco" rispetto a prima. L'umido si potrebbe anche trattare in giardino con un compostatore, il che permetterebbe anche di ridurre la tassa rifiuti dovuta al comune.

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  27. Da ignorante, ho letto tutto il post. E' un argomento controverso, che meriterebbe molta più attenzione di quella che gli concedo. Anche perchè le campane sono opposte e contrapposte, non riesco a capirne la verità.
    Purtroppo non ti so dire nulla, però, in più...

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  28. Allora...
    - Molti argomenti sono così complessi che e difficile orientarsi. Quello che dirò è frutto non certo di approfonditi studi
    - Delle varie posizioni sugli inceneritori da te riportati, mi sento di essere più "vicino" a quelle di Mercalli: purtroppo temo sia riduttivo impostare le cose con un si o un no: inceneritori si-no; centrali nucleari si-no; OGM si-no; etc. L'enorme problema che abbiamo è che c'è tutto un modello di vita che sembra cominci a non convincere. Non è tanto inceneritore si-no, ma il riciclaggio, i tipi di produzione, di distribuzione. A volte ho la sensazione che si proponga (ovviamente non parlo di te) di riciclare di più per continuare a consumare ed aumentare i consumi di più... tanto in gran parte ricicliamo...
    - A Vaiano il Comune dice di riciclare il 70% dei rifiuti. Non so se è vero, ma cassonetti ci sono, i bidoni per il compost li danno gratis, nel "centro" di Vaiano è partita la raccolta porta a porta, c'è l'isola ecologica dove portare rifiuti ingombranti, ferro, etc. (per compost e rifiuti ingombranti te li scalano dalla tassa per la spazzatura). Mi sembra di poter dire che praticamente tutti (paralo delle famiglie.... le aziende spero...) ricliano (almeno carta, bottiglie, plastica).
    - L'inceneritore magari non fa male o poco male o molto poco male o pochissimo male. Rimane il problema che se i rifiuti continuano ad aumentare del 25% ogni cinque anni, non ci sarà inceneritore che tenga. Ed hai voglia a fare manifestazioni...

    Vabbè... mo' vado a letto... non argiono più tanto...

    Ciao arte

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  29. "gpap" (sotto le quali mentite spoglie credo che si nasconda "giam"), sono perfettamente d'accordo con te. Ho parlato di piu' di riciclo che di riduzione perche' credo che il riciclo sia piu' facile da attuare ma anch'io penso che invece sarebbe prioritaria la riduzione (per esempio meno imballaggi, ripristinare i vuoti a rendere, scoraggiare l'uso e getta, usare borse di stoffa per la spesa, ecc.) Questo lo dice anche Mercalli sottolineando l'aumento dei rifiuti dal 1995 e chiedendo: "ma nel 1995 vivevamo peggio di adesso?"
    Anche se non fosse il 70% ma un po' meno mi sembra che Vaiano vada forte!

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  30. A scuola...?

    Non ci insegnano nulla.

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  31. Cara Artemisia, anche se col mio ritardo..voglio complimentarmi con te per l'ottimo post! Non ho letto proprio tutti i commenti, ma voglio portarti la testimonianza di ciò che succede nel mio paese. Io vivo in un comune in provincia di CT (Giarre) e da noi la raccolta differenziata era partita qualche anno fa e poi si era arenata..Le tasse per i rifiuti sono altissime..Da qualche mese la raccolta differenziata porta a porta (solo per vetro e alluminio, carta, e plastica) ha ripreso..Ma con pochissimi sacchetti distribuiti e i tantissimi dubbi che ci attanagliano..che tutto poi finisca..indifferenziato..Inoltre è vista male dalla gente la costruenda isola ecologica..Il fatto è che c'è tanta disinformazione e tanti che cavalcano l'onda del malcontento..Pensa che qualche settimana fa qualcuno ha affisso dei manifesti a favore dei gassificatori..(e va bene..) dicendo però al contempo che, coi gassificatori, non occorre fare la raccolta differenziata!!.Già si fa fatica a fare cultura in tal senso (imparare a differenziare e riciclare mi sembra un dovere verso l'ambiente dove viviamo..), ma addirittura dire alla gente che è inutile, mi sembra comunque devastante come messaggio (anche se fosse vero che con quei sistemi si potrebbe..)
    Un caro saluto,
    Frida

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  32. pensare di non utilizzare inceneritori non mi sembra fattibile, non possimao seppellire tutto a meno di ridurre l'intero paese in una discarica (in cui comunque vanno le ceneri del bruciato). Tra l'altro le discariche danno vari problemi, per molti anni, invecchiano, cedono, rilasciano percolato che poi va nelle falde.
    Ridurre la massimo la produzione di immondizia e la percentuale da mandarci sì, il problema è che la cosa non è sentita come necessaria e prioritaria, neppure da tanta gente. Bisognerebbe partire dalla produzione, un po' si fa già, ma è al produttore che devono essere imposte regole di separabilità dei materiali, oltre alla riduzione degli imballaggi.
    Quella degli incentivi agli inceneritori mi pare che sia un'anomalia tutta italiana che ha penalizzato lo sviluppo della raccolta differenziata, oltre che quello delle vere fonti di energia rinnovabili. Però non penso si possa farne a meno, diciamo che si dovrebbe puntare a utilizzarli il meno possibile. E credo che si potrebbe fare molto.

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  33. Frida: notizie desolanti. Che c'entrano i [ri]gassificatori con gli inceneritori?

    Liber: sono d'accordo. Facciamo cosi'. Eliminiamo i contributi CIP6 agli inceneritori e poi vediamo quanti sono ancora disposti ad investirci. Interessante l'argomento degli imballaggi ben separabili. In effetti molte volte l'imballaggio e' fatto sia di cartone che di plastica ma non si riesce a separare i due componenti.

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  34. Ecco la mia.
    Nel mio comune c'e' la raccolta dell'umido e dell'indifferenziato porta a porta, mentre ci sono alcune aree sparse per il comune (un comune montano pieno di piccole frazioni - ed io abito in una di queste), dove si trovano il cassonetto per la carta, quello per la plastica/alluminio/polistirolo e la campana per il vetro. Per alcune disposizioni igienico-ambientali della regione pero' queste aree saranno dismesse il mese prossimo, e la raccolta di carta, plastica e vetro sara' possibile solo nel centro di raccolta comunale, cioe' un grande cortile pieno di cassonetti, in cui si trovano anche tre container per la raccolta di scarti agricoli (legno, foglie...), ingombranti (elettrodomestici) e indifferenziato.
    Alcuni considerano scomodo questo nuovo sistema, perche' la vecchina che abita in valle difficilmente si fara' svariati chilometri a piedi per portare il suo differenziato al centro. Pero' un referendum comunale proponeva la raccolta porta a porta anche per il differenziato a fronte solo di un raddoppio della tassa per i rifiuti. Be', alla vecchina, se me lo chiede, gliela porto io l'immondizia al centro!
    Francamente, almeno nel mio comune, penso che il problema non sia un efficiente sistema di raccolta, ma piu' un fatto culturale. Che piano piano si sta diffondendo, per fortuna.

    Una cosa che pero' vorrei aggiungere al tuo bellissimo post e' questa:
    Io credo che ci sia un metodo ben piu' semplice e molto piu' efficace del riciclo, e secondo me e' proprio questa la strada che dovrebbe essere percorsa. Il ri-uso.
    Mi ricordo da ragazzo che c'era l'omino che portava l'acqua minerale in casa una volta alla settimana. Be', sto provando da qualche tempo a comprare l'acqua minerale in bottiglie di vetro. Dal momento che consumiamo tantissima acqua minerale (quella dell'acquedotto puzza di cloro!), mi sono visto ridurre a un decimo (stima spannometrica, un vero conto con la bilancia non l'ho fatto) il sacco della plastica. Certo, ho speso il triplo (una bottiglia di acqua minerale in vetro con vuoto a rendere costa circa 30 centesimi). Ma la societa' ha risparmiato energia e inquinamento per il processo di riciclo della plastica.

    Ho sentito la notizia di un metodo ancora piu' efficace. La distribuzione di acqua minerale sciolta. Cioe' uno va con la sua bottiglia e se la riempie. Cosi' non c'e' nemmeno da buttare il tappo e non c'e' bisogno di lavare la bottiglia, ne' di riattaccare l'etichetta...

    E finisco qui, ma e' evidente che ci sono migliaia di altri accorgimenti che potrebbero farti risparmiare almeno il 90 percento di tutta la spazzatura, differenziata o indifferenziata che sia. Solo che evidentemente queste soluzioni non sono economicamente proficue...

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  35. Grazie per la tua testimonianza, Dario. Per diminuire i rifiuti va bene tutto: riuso, vuoto a perdere, ecc.
    Hai ragione: è soprattutto un fattoc culturale. Quindi ci vuole tempo e perseveranza.
    Ciao!

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