sabato 19 aprile 2008

La storia siamo noi

Sarà perchè la storia è una mia grande passione, ma penso che conoscerla sia fondamentale per capire tante cose del nostro tempo, come ci insegna il buon Rino. Quello che siamo e il mondo in cui viviamo sono il frutto di più di due milioni di anni di presenza dell'uomo sulla terra. La nostra piccola esistenza individuale non è niente senza quello che è stato fatto, pensato, creato, inventato, scoperto da chi ha vissuto prima di noi.
Spesso mi accorgo che lo scarso senso civico delle persone è dovuto anche ad una profonda ignoranza della storia. Ogni tanto qualcuno se ne viene fuori con un'idea che gli sembra inedita e rivoluzionaria mentre, guardando il passato, si scopre che quella soluzione è già stata sperimentata e magari è risultata fallimentare. Si dimentica sempre che bisogna fare tesoro delle esperienze di chi ci ha preceduto.
Inoltre, mentre un'idea della storia fino alla Seconda Guerra Mondiale quasi tutti ce l'hanno, perchè l'hanno studiata a scuola (magari male), della storia del Novecento non sappiamo nulla. Io mi rendo conto che tante volte sento citare fatti accaduti negli ultimi cento anni dei quali so poco e niente.
Ed è per questo che ritengo preziosissimo un programma di Rai Educational come "La storia siamo noi", che secondo me andrebbe fatto vedere in tutte le scuole. E' un programma che ovviamente va in onda in orari da amatori (le 8 del mattino o le 23.30). Non sia mai che i telespettatori possano pericolosamente arricchire la loro cultura! Però chi ha la fortuna di avere l'accesso ad internet può vedersi le numerosissime puntate sui temi più disparati direttamente sul sito. Personalmente ne ho viste un bel po', ma ne ho altrettante da vedere.
Vi sono puntate interessanti ma piuttosto impegnative come quella sul XX congresso del PCUS o quella sulle elezioni italiane del 1948 . Ma ci sono anche puntate leggere ma altrettanto interessanti come quella sulla storia delle radio libere o quella sulla Barilla o quella che mi ha riempito di una indicibile nostalgia su Giochi senza Frontiere.
Altre puntate mi hanno fatto capire meglio personaggi, periodi e fenomeni che conoscevo solo superficialmente (gli anni di piombo, Ustica, la storia dell'Alitalia, la rivolta di Ungheria del 1956, il colera a Napoli, la storia degli orfanotrofi).
Altre mi hanno appassionato come quelle sulla mafia (da Petrosino, a Falcone, Borsellino, alle donne di mafia), ma anche quella sul movimento femminista, su Fidel Castro, Don Milani, sul sindaco La Pira, sull'alluvione a Firenze, su Anna Politkovskaja.
Insomma questo elenco lungo ma non esaustivo per dire che vi si trova di tutto. So quale sarà l'obiezione dei miei colti amici: 50 minuti di documentario non approfondiscono certo un argomento quanto un libro. Sì certo, ma visto che il mio tempo medio di lettura di un libro è di circa tre mesi, credo che comunque un documentario sia un buon punto di partenza per decidere quali argomenti approfondire e quali no.

16 commenti:

  1. Cara Artemisia, bel post. E sono d'accordo con te che pare proprio che i programmatori delle televisioni ci vogliano tenete nella più crassa ignoranza. I programmi migliori vanno in onda agli orari più insensati. Penso anche alle trasmissioni di Benigni su Dante.
    Giorni fa ero a casa con l'influenza e ho avuto modo di vedere una puntata su Martin Luther King. Veramente da mostrare in tutte le scuole "del regno". Non solo veniva spiegata la figura di King, ma anche tutta la situazione e l'atmosfera, le leggi e i costumi di quegli anni negli States e nel mondo.
    Pace e benedizione
    Julo d.

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  2. Sì anche a me è piaciuta particolarmente quella puntata. Per esempio ho scoperto che, oltre a tutte le segregazioni razziali verso i neri che sono note, ai neri era praticamente impedito di votare perchè dovevano superare un esame.
    Sull'argomento però forse mi è piaciuta ancora di più La Grande Storia, un'altra serie di documentari, dove facevano il parallelo tra Martin Luther King e Malcom X, del quale non sapevo proprio nulla.

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  3. Grazie, un onore da parte mia essere menzionato nel tuo blog.
    Indubbiamente, la storia dovrebbe essere studiata, studiata e dettagliata, in altro modo, con altri occhi, senza ideologie, senza forti critiche, senza ripudio.
    La storia è il nostro passato, ma è anche il nostro presente che passa proprio sotto i nostri occhi e del quale non ci accorgiamo.
    Pochi sono coscienti del nostro passato, ci siamo dimenticati che i nostri modi, i nostri usi e costumi, le nostre idee, i nostri modi di fare, nel bene e nel male, sono retaggio del nostro ieri.

    Mi fermo, vorrei aggiungere altro, ma...
    Buona domenica.

    Rino, nel presente storico.

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  4. Carissima,hai la mia nomination in un CAB,ma se li detesti...come non fatto.

    Cristiana

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  5. sono documentari fatti benissimo che insegnano in modo plastico molto più di tanti libri.
    io non me li perdo mai (tranne se ho molto sonno)
    ciao marina

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  6. Sei la seconda persona "autorevole" che in due giorni mi parla di questa trasmissione...peccato che non solo non ho la TV (prima o poi cederò, per fortuna adesso non ho i soldi per comprarmene una), ma non posso neppure guardarmi la trasmissione via Internet, visto che pur abitando nel civile ed avanzato NordOvest sono ancora un "figlio del doppino" e vittima del digital divide...(l'ADSL è un sogno, sulle colline torinesi).Però se fossero scaricabili, un'anima buona che può farmelo la trovo...

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  7. La storia è fondamentale poichè l'uomo solo con essa può far fronte ai suoi problemi, far memoria dei suoi errori per non ricommetterli e costruire un mondo migliore!!
    Personalmente, ritengo che ogni qual forma utile per divulgarla sia da apprezzare: sia che è un documentario, un libro, un racconto orale di un testimone o una fiction.
    Quel che mi sconvolge, e quasi nessuno lo rivela (ahimè), è quella forma di "revisionismo" che sembra dilagare tra i libri di storia e ancor di più in televisione... basta cambiare canale e le sfumature aumentano... o son troppo malizioso a pensarla così??
    Sicuramente però ci sono persone che fanno di tutto per oscurare i propri scheletri nell'armadio e altresì infangare la parte avversa.

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  8. La storia è fondamentale poichè l'uomo solo con essa può far fronte ai suoi problemi, far memoria dei suoi errori per non ricommetterli e costruire un mondo migliore!!
    Personalmente, ritengo che ogni qual forma utile per divulgarla sia da apprezzare: sia che è un documentario, un libro, un racconto orale di un testimone o una fiction.
    Quel che mi sconvolge, e quasi nessuno lo rivela (ahimè), è quella forma di "revisionismo" che sembra dilagare tra i libri di storia e ancor di più in televisione... basta cambiare canale e le sfumature aumentano... o son troppo malizioso a pensarla così??
    Sicuramente però ci sono persone che fanno di tutto per oscurare i propri scheletri nell'armadio e altresì infangare la parte avversa.

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  9. Lupo, ti ringrazio per l'autorevole che non so se merito. Purtroppo i documentari non sono scaricabili "legalmente" ma di sicuro e' possibile farlo con qualche trucco. Altrimenti vendono anche i DVD di qualcuno.

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  10. Arte,
    è ora che tu tolga questo nero e metta su un bell'azzurro, siamo tutti felici e berlusconiani ora
    :-))

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  11. http://unodicinque.blog.kataweb.it/2008/04/21/passatempo-incatenante/

    Spero non ti dispiaccia :o)

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  12. Ringrazio Cristiana e unodicinque per avemi nominata ma, come scritto anche sotto il mio profilo, la policy del blog e' di non aderire a nessun tipo di catena.

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  13. hai ragione e mi scuso per averlo dimenticato; mi è balzato in mente appena ti ho letto.
    Questo non toglie nulla alla stima che ho per te :o)

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  14. Eh già, non sia mai che gli italiani quando guardano la loro cara televisione debbano aprire un pò il cervello!

    Ricordo quando l'11 settembre ce l'avevo a morte con i musulmani perchè avevano buttato giù le torri americane! Allora di anni ne avevo diciotto, guardavo la TV e seguivo fedelmente i consigli per gli acquisti.
    Poi il mio babbo mi ha preso per un orecchio, mi ha aperto un libro di storia e mi ha raccontato cosa succedeva tra americani, sovietici e talebani nel lontano 1981, due anni prima che venissi al mondo! La storia, la storia!

    Bel consiglio, grazie dei link, ne farò buon tesoro all'occorrenza.
    Ancora non mi spiego come mai certi canali tematici importanti debbano essere relegati a TV satellitare o frequenze speciali. Magari una nicchia lo è davvero, purtroppo!
    Se però la TV pubblica (e i suoi capi) hanno un pò di dignità, che si sforzino almeno di provarci a mandare in onda certi programmi! e invece no, temo proprio che non usciremo mai più da questo VUOTO CATODICO, questo vuole l'italiano medio e questo si ottiene a furor di popolo dalle frequenze nazionali.
    Altrimenti la battaglia per lo share con Mediaset sarebbe persa in partenza, eh!
    Bene, ora mi spiego l'esistenza dell'Isola dei Famosi. A proposito: lo fanno ancora o si sono stancati di mandare in vacanza gli pseudo-VIP a spese nostre?

    un saluto

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  15. ma ciao artemisia!! è da un po che non vengo..ma ora son qui! la storia siamo noi è un fantastico programma, purtroppo a causa della stupidità degli italiani, la programmazione è ad orari impossibili, sorpassata da vari reality, fiction e cazzate varie. tuttavia, se posso lo guardo, a volte mia madre lo registra, davvero merita!
    ti consiglio un altro programma: LE STORIE di CORRADO AUGIAS, grande giornalista e scrittore. lo fanno tutti i giorni, dal lunedì al venerdi, dalle 12.45 circa, a l'una e dieci! parlano di un libro con ospire in studio ovviamente l'autore, mostrano filmati, discutono e c'è la possibilità di mandare email in diretta che verranno lette in studio. consiglio, davvero!
    un abbraccio,

    LuCa

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  16. Sfondi una porta aperta, caro Luca: le Storie di Augias è un altro dei miei programmi preferiti e infatti pensavo di parlarne in un prossimo post.

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