Breve viaggio a Londra, dove non tornavo da circa vent'anni. Esperimento di microvacanza concordata con i figli alla ricerca di qualcosa da condividere tutti e quattro. Bilancio tutto sommato positivo. Penso anche dal loro punto di vista.
Cominciamo dalle cose negative:- la notte insonne all'hotel Acquarius a causa del caldo della piccola stanza e dell'impossibilità di aprire la finestra dato che sotto ci passavano i treni della metropolitana;
- la folla che ti urta e ti travolge indifferente, tanta gente ovunque e sempre di corsa, un fiume fatto di mille rivoli, nel quale ti senti un fragile fuscello in balia di una corrente impetuosa;
- tanto rumore, traffico caotico, lavori, sirene di ambulanze continue, gente che parla a voce alta al telefono, altoparlanti, un frastuono continuo;
- l'aria calda e viziata del Tube, i corridoi stretti e intasati di gente e il forte senso di claustrofobia;
- la free press che inonda la città, i marciapiedi, gli autobus, la metropolitana. Free press ovunque. Per quello che ho capito, ancora più infarcita di pubblicità e di gossip che qui;
- i figli, assai poco collaborativi nelle piccole difficoltà quotidiane, si facevano trascinare del tutto passivamente salvo lamentarsi alla minima attesa, alla minima contrarietà. Dei veri "pacchi petulanti". In realtà si trattava del solito gioco delle parti. La protesta è di default. Io e mio marito un po' stavamo al gioco prendendoli in giro e un po' ci imbestialivamo (specialmente dopo la notte insonne).
- le nuove architetture del Millennium, i Docklands completamente recuperati e divenuti quartieri di lusso, la splendida copertura del British Museum;
- la bimba sul London Eye, che, invece di guardare il panorama come i fratelli, annotava scrupolosamente l'elenco delle cose da vedere a Londra per ciascun giorno;
- la pace dei parchi e soprattutto di Greenwich;
- il melting pot, il grande mescolamento di etnie, di aspetti, di linguaggi, di acconciature, senza che nessuno si meravigli di nulla."Ma qui sono davvero strani!" dice mio figlio;
- lo sguardo luminoso e sereno di MarcoUK;
- la cena greca da Konaki.
Londra è cambiata tanto in questi ultimi anni e tu ne dai testimonianza: troppa gente che corre, che si affanna, che vegeta... In ogni modo Londra è sempre Londra, col suo Tamigi, i back-garden e front-garden delle sue tipiche casette inglesi di fuori città, coi suoi bei musei, etc. etc..
RispondiEliminaTi confesso che anch'io, ultimamente, mi muovo per giraterelle di non più 2-3 giorni, talvolta 4 - rare volte.
Buona domenica.
Rino, leggendo con piacere.
mi sembra che il bilancio si possa considerare positivo. L'espressione "pacchi petulanti" è splendida. Conosco molti pacchi, e mi mancava l'aggettivo adatto
RispondiEliminagrazie marina
Rino: i musei sono splendidi ma anche lì frotte di ragazzini vocianti (sarà perchè ovviamente abbiamo privilegiato quello delle scienze e di storia naturale piuttosto che la National Gallery). Le casette fuori città sono carine ma appunto sono "fuori città". La campagna inglese poi è splendida.
RispondiEliminaMarina: ti ho pensata nei corridoi della metropolitana. Come ti ho pensata!
Pare che i pacchi petulanti si siano divertiti...
RispondiEliminaBah, hai visto una Londra che non è la "mia". Ho la fortuna di vivere in centro quando sono lì. Tutto mi sembra facilmente fruibile, semplice, civile e scorrevole. Il traffico di Londra fa ridere, se si pensa a Roma o Napoli. La metropolitana ti porta ovunque tu voglia andare. I musei sono gratuiti e splendidamente organizzati. Tanti concerti gratuiti, o a prezzi accessibilissimi. A Covent Garden tutti i musical più belli. A Saint Martin's in Field concerti gratis alla domenica. Le persone possono anche urtarti per strada, ma si affrettano a scusarsi anche in maniera eccessiva. Nei pub si può fumare ;-) e c'è una birra buonissima. I mercatini sono semplicemente affascinati.Forse dovresti approfondire la conoscenza di questa meravigliosa città.
RispondiEliminaBentornata!!!!!!
Arte: scusa il ritardo nel commentare: sarei dovuto essere il primo, visto il nostro incontro!
RispondiEliminaBeh, tu dici che il bilancio è tutto sommato positivo, ma a me invece sembra di capire che sia stato negativo... se ci fai caso nel titolo hai messo 2 delle cose che non ti sono piaciute!
Mi dispiace per le cose brutte. Forse ci sarebbe voluto più tempo, più calma per vedere le cose in modo da non venire travolti dalla frenesia di questa città.
Ognuno è diverso e magari nel tuo caso e con più tempo avresti potuto alternare una mattinata di visite ad un pomeriggio in un parco o in un villaggio fuori Londra.
Mi fa piacere che alla fine un ristorante buono l'hai trovato. A me proprio non è venuto in mente nulla, mi perdonerai! Però aspetto sempre un consiglio per quello di Firenze!
Bentornata.
Marco e Anna: il bilancio è positivo e tale è sembrato anche a Marina infatti.
RispondiEliminaLondra la conosco bene. Ci ho passato un paio di mesi per due estati e so quello che offre. Tutto quello che elenca Anna non posso certo godermelo in quattro giorni con i pacchi petulanti al seguito!
Il fatto è che invecchiando ho sempre più bisogno di silenzio e di calma e quindi una grande città, qualsiasia grande città anche la più affascinante questo non te lo può offrire.
In ogni caso confermo quello che ho sempre pensato: qualsiasi posto è molto più bello se uno ci può vivere per un po' piuttosto che visitarlo come turista. Anche gli splendidi musei di Londra, un conto è vederli in una giornata in fretta e furia, un conto è goderseli un pezzo per volta con calma.
Comunque, Anna, chi ti urta non si scusa affatto. Qualcuno sì ma molti no.
Ciao Artemisia, amch'io mi sto preparando per andare in Inghilterra tra una decina di giorni. Starò lontano dalla metropoli alla ricerca della quiete della campagna inglese, nel Lake District. Non sono mai stato ti saprò dire tra un mesetto.
RispondiEliminaIntanto se non ti disturba ti avrei linkato.
ciao, bentornata, silvano.
Figurati se mi disturba, Silvano! Grazie.
RispondiEliminaFammi sapere. La campagna inglese deve essere molto bella. Il tempo un po' meno.
A presto.
Oddio Silvano, la campagna inglese? Per quanti giorni?
RispondiEliminaCerca di andare a Londra, mi raccomando, se non vuoi morire di noia.
Arte, eccheccavolo! Per i ristoranti dovevi chiedere a me....
RispondiEliminaFrancamente, Anna, non ci ho pensato. Tieni presente però che quella palla al piede di mio figlio grande (il piccolo no) non esce dall'hamburger con patatine.
RispondiEliminaRibadisco, non conta tanto dove si va quanto come e soprattutto con chi!
Uhm... credo che a me sarebbe piaciuto solo la pace a Greenwich.
RispondiEliminaEd eccone un'altro tornare da Londra.
RispondiEliminaPandorooo!!!!!
RispondiElimina...a proposito di pacchi petulanti...
RispondiEliminaHo portato i miei figli a Roma per la prima volta anche se solo per un giorno ed ovviamente abbiamo visto esternamente quasi tutto ci fosse da vedere. Roma poi, è sembre bellissima perchè si respira davvero un'aria di storia come in nessun altro posto al mondo.
E' andata bene perchè i miei figli non si sono lamentati più di tanto anche perchè avevo previsto gli spostamenti nei punti cruciali in autobus o Metro.
Alla fine dela giornata, tornando sul treno, cercavo di fare un riassunto della giornata ed ho chiesto a mia figlia di 8 anni che cosa le fosse piaciuto di più e sono rimasto li , senza commentare ma con le braccia che mi erano precipitate al suolo per la risposta che è stata:
LA STAZIONE....
Vabbè...diversi modi di vedere le cose...
Max, non mi racconti nulla di nuovo. Quando portammo i nostri a Roma (piu' o meno l'eta' che ora hanno i tuoi) quello che apprezzarono di piu' fu la metropolitana!
RispondiEliminaanch'io manco da Londra da più di vent'anni... anche se già allora non mi aveva così tanto entusiasmato come Parigi (sarà che parlo bene francese e male l'inglese?).
RispondiEliminaora, leggo i tuoi punti negativi... beh, mi sembra (purtroppo) la mia Milano di tutti i giorni!