Il fiato manca risalendo la Val Sesvenna verso il Piz Lischana. Lo zaino pesa sulle spalle. Ma la vista mi riconcilia con la vita. Accarezzo con lo sguardo il contorno delle cime rocciose che, stagliate contro il cielo azzurro, mi guardano silenziose dall'alto. L'unico rumore è quello del torrente che scorre verso S-Charl. L'aria è così leggera che, anche se sudi, non hai mai caldo. Salendo lentamente conquisto metro dopo metro la vista vertiginosa della valle in fondo alla quale giace quasi incastonato S-Charl. Vorrei essere una di quelle aquile che abbiamo avvistato qualche giorno fa. Tentazione irresistibile di librarsi giù in volo.
Dopo gli ultimi passaggi un po' difficoltosi arrivo in cima e il paesaggio cambia totalmente. Diventa quasi lunare. Qui, a quasi a 3000 metri sul livello del mare, regna il silenzio. Mi circonda una distesa di sassi intervallata da laghetti alpini e chiazze di neve. Girandosi a 360 gradi non si vedono altro che cime, cime svizzere, cime italiane, pizzi rocciosi e ghiacciai. Penso all'aria pesante di Firenze e mi dico che devo fare scorta di queste sensazioni per tutto il resto dell'anno. Sì, finché potrò, una settimana all'anno da qualche parte sulle Alpi non me la leva nessuno.
Parco dell'Engadina e Gole dell'Uina
Che meraviglia! Si resta a bocca aperta e con la voglia di restare almeno per un mese.
RispondiEliminaComplimenti per il bel viaggio all'insegna della natura e tranquillità.
Rino, da una Pistoia accaldata.
Non sei l'aquila,ma ti sei librata ugualmente e mi hai comunicato quel senso di "senza fiato"
RispondiEliminaBenissimotornata!
Cristiana
Bellissima escursione. Magnifiche foto.
RispondiEliminaDa passeggiatore alpino atipico ti confesso che pero' preferisco di gran lunga le camminate a quote piu' basse dove la vegetazione mi nasconde al resto del mondo, dove gli unici rumori sono i canti degli uccelli che si confondono con il loro eco e i tonfi attutiti degli scarponi sul sottobosco.
Bentornata
Io invece, non so perche', ho sempre la propensione ad andare in alto, sempre piu' in alto. Apprezzo tantissimo i boschi ma se alla fine di un'escursione non c'e' una cima panoramica mi sento un po' frustrata. Chi lo sa quale motivazione psicologica ci sta dietro!
RispondiEliminaBen trovati tutti!
... ma la domanda piu` importante e`: tuo figlio si e` lamentato piu` a Londra o durante questa gita?!?
RispondiEliminaNon so se sia la domanda piu' importate. Comunque non si e' MAI lamentato. Ogni tanto aveva un po' di nostalgia del suo computer ma ha detto che si e' divertito. Per fortuna, lui apprezza la natura ed era molto eccitato quando abbiamo avvistato aquile, camosci, stambecchi, marmotte e persino un gipeto! Gli piace dormire in rifugio, gli piace moltissimo il fatto che ci si lavi poco, ecc.
RispondiEliminaQuando a fine trekking abbiamo reincontrato i primi mezzi a motore e' stato il primo ad arricciare il naso.
Tieni presente che la scelta del trekking l'ho lasciata a lui, non l'avrei mai portato se non avesse espresso il desiderio di venirci.
Che diavolo e' un gipeto?
RispondiEliminaUn rapace bellissimo:
RispondiEliminahttp://it.geocities.com/gipetobarbuto/
Si ciba di carogne ed ha un'apertura alare di circa 3 metri (piu' dell'acquila per intendersi). Dopo avegli dato la caccia per anni fino alla sua scomparsa adesso lo stanno reintroducendo in tutte le Alpi e anche nei Pirenei.
Uno degli ultimi giorni di trekking abbiamo visto una pecora morta un po' sbranata. Dopo qualche centinaio di metri in una valle solitaria abbiamo sentito un grido e questo volatile si e' alzato sopra di noi e si e' allontanato. Probabilmente lo abbiamo spaventato. Emozionante! Questo ti dice comunque quanta poca gente c'era sui sentieri!
Cacchio, ma sei esperta di rapaci o c'era con voi qualche esperto? Perche' io, ignorante, a vederlo, mai e poi mai l'avrei riconosciuto, se anche avessi saputo che cosa fosse un gipeto!
RispondiEliminaQualche tempo fa ho fatto un'ottima escursione e sono riuscito ad identificare una coppia di rapaci (e' stato emozionante perche' e' stata la prima volta che ho visto dall'alto un rapace volare, che per uno che soffre di vertigini come me, non c'e' male!).
Ma se si trattasse di falchi, poiane gheppi o che altro non te lo so proprio dire...
:-) scusa il paragone, in realta' le mie escursioni le faccio sempre in compagnia solo di mia moglie e dei cani, e sono escursioni che non durano piu' di sei-sette ore... a passo di bassotto tedesco... roba facile, quindi!
RispondiEliminaups... per carita'... non so come ho fatto a scrivere sei-sette... in realta' somigliano piu' a tre-quattro! :-)
RispondiEliminaNo, non sono esperta di rapaci. Per prima cosa avevo visitato il primo giorno il centro del Parco Nazionale Svizzero a Zernez, molto ben fatto. Una sezione spiegava bene questa cosa del gipeto. Poi erano con noi la guida (una donna molto esperta di Dolomiti che faceva da supplente alla guida titolare infortunata), un altro partecipante che era un ecologo abruzzese che lavora per il corpo forestale e poi mio figlio che adora i rapaci (se ti ricordi sovvenziona il centro di recupero rapaci del Mugello tramite la LIPU) e, non so come faccia, ma lui li riconosce bene.
RispondiEliminaSe soffri di vertigine, capisco la predilezione per i sentieri nel bosco.
Ah gia', mi ero dimenticato dell'amore di tuo figlio per i rapaci!
RispondiEliminaBoh... non so se e' veramente vertigine... e' che quando sono sull'orlo di un precipizio, se non c'e' qualcosa di solido a cui aggrapparsi comincia a venirmi il panico.
Adoro quando il bosco sfocia improvvisamente su un davanzale affacciato a valle e si apre il panorama sulle montagne circostanti...
Sono senza parole !!
RispondiEliminaA me la montagna concilia con la vita, con l'universo e pur rendendomi parte infinitesima del tutto mi fa sentire ,per osmosi, universo anche io.
Come ti invidio, cara Artemisia-Heidi ;-)..Un post mozzafiato! Brava! Complimenti per i bellissimo viaggio, ma anche per essere riuscita a condividerlo con tutti i tuoi (ragazzi compresi)!
RispondiEliminaNon esageriamo con la condivisione, cara Frida. Eravamo solo io e il piccolo (12 anni). Il grande manco morto ci verrebbe e il marito suo malgrado a casa con lui. Ma si rifarà a settembre!
RispondiEliminache meraviglia! bentornata!
RispondiEliminaMa tra una settimana già riparti?
RispondiEliminabentornata !!!
RispondiEliminae ti sei scelta una vacanza da sogno, l'Engadina è splendida, ma tutte le Alpi lo sono ....
anche quelle italiane !
ciao erica
Quest'anno noi non possiamo godeci la montagna. Godila anche per noi. Con tanta sana invidia
RispondiEliminaHai tutta la mia "invidia"... Come vorre camminare come fai tu in posti come quelli che descrivi... Giulia
RispondiEliminaCarissima Giulia, come ti ho gia' scritto altre volte, basta cominciare. Ci sono infinite associazioni di trekking per tutti i gusti e per tutte le gambe. Tu poi che hai delle montagne cosi' belle vicino! Peccato che siamo lontane: ti porterei volentieri.
RispondiEliminaUn bacione,