domenica 16 gennaio 2011

La variante anomala

Generalmente l'essere umano si muove per convenienza. Sta nella natura umana agire sotto la spinta del proprio interesse, economico soprattutto, ma non solo. Non per niente, per promuovere comportamenti virtuosi, si ricorre ad incentivi e, per scoraggiare certe azioni ritenute dannose, si ricorre a sanzioni. E' normale che sia così.
Risulta spesso inspiegabile e desta stupore il comportamento di chi va controcorrente e, almeno apparentemente, contro il proprio tornaconto, tanto che si tende a spiegarlo come ricerca di notorietà perché ciò almeno rientra in un quadro "normale". Eppure ci sono mosche bianche di cui non si parla neppure e che pertanto risultano ancora più inspiegabili.
Devo dire che queste "varianti anomale" a me sono sempre tanto piaciute, specialmente quando sono sconosciute. Le considero un modello da seguire, mi danno speranza, mitigano il mio usuale pessimismo. E poi a pensarci bene il loro numero non è così esiguo.
Mi accorgo di averne indicate diverse su questo blog: dalle due produttrici di divani che si rifiutano di pagare i lavoratori a nero, al commissario per il risanamento della Valle del Sarno che rifiuta il suo compenso per darlo alle famiglie dei Carabinieri caduti, alla cassiera del supermercato che consegna ai Carabinieri una cassetta piena di soldi che ha trovato, al proprietario di un'azienda tessile di Como in crisi che tira fuori i soldi per salvare la sua azienda invece di venderla.
Ed altre scovate più recentemente:

- Ambrogio Mauri era tra i maggiori costruttori di autobus del nord d'Italia ma non accettò di pagare le consuete tangenti al fine di avere un turno di appalto. Si tolse la vita nel 1997 perché gli soffiarono irregolarmente un appalto ma i suoi figli Carlo e Umberto continuano l'attività dell'azienda resistendo ai tentativi di corruzione del nuovo tipo (Report, puntata del 24.10.2010, rubrica "C'è chi dice no").

- Nei giorni in cui il governo si è salvato grazie alla vergognosa compravendita di parlamentari, leggo su Paneacqua la storia di Vincenzo Zucca, che, dopo aver lavorato per anni nello stabilimento Ilva di Savona e aver partecipato alla lotta contro la sua chiusura, fu eletto negli anni Cinquanta senatore del PCI. Alle elezioni del 1963 Zucca lasciò l'incarico di senatore per il normale turno di avvicendamento dei parlamentari (era rigoroso allora il limite delle due legislature) e rientrò regolarmente in fabbrica per svolgere il suo lavoro di operaio oltre all'attività di militante di base. Una scelta che fece scalpore: ci furono interrogazioni parlamentari ma fu volere preciso dell'interessato rifiutare altre collocazioni. Vincenzo Zucca restò in fabbrica fino al pensionamento avvenuto nel 1964.

- Su L'Unità di qualche giorno fa leggo invece di un imprenditore di Altamura che è stato l'unico a denunciare chi gli chiedeva il pizzo ed è stato per questo isolato da tutto il paese. Una scelta che egli definisce "giusta" ma che ha sconvolto la vita di tutta la sua famiglia dalla sera alla mattina. Chi glielo ha fatto fare?, viene spontaneo chiedersi.

- Antonio Diana, titolare di Erreplast, azienda che ricicla plastica nel Casertano, eletto da Legambiente ambientalista dell'anno, si è costituito parte civile insieme al fratello nel processo contro coloro che avevano ucciso il padre perché non si era piegato alla camorra, come racconta Il Fatto Quotidiano. “Una cosa normale – commenta Antonio – e le cose normali sono quelle che sorprendono di più in queste terre”.

Nel loro piccolo, sono "varianti anomale" tutti quelli che lasciano a casa la macchina per muoversi a piedi, in bicicletta o in bus, quelli che fanno la raccolta differenziata anche se non hanno il porta-a-porta, quelli che leggono un libro invece di guardare la televisione, quelli che non ci pensano nemmeno a passare la domenica all'outlet (anche se ci sono i saldi), quelli che chiedono la fattura di un lavoro accollandosi l'IVA anche se non la possono scaricare, quelli che quando fa freddo si mettono un maglione in più senza accendere la stufa elettrica, quelli che si ricordano di portare la borsa di tela piuttosto che chiedere un sacchetto usa-e-getta (anche bio), quelli accompagnano i figli a scuola a piedi invece che in auto anche se piove, quelli che....

18 commenti:

  1. Il senatore Zucca andrebbe senz'altro nominato santo (magari laico, se mi è consentita l'accezione del termine...)!
    Per tutto il resto, l'Italia è piena zeppa di "varianti anomale" che, purtroppo, non vengono mai messe in grado di dire la propria. Vuoi per una forma di coerenza che li invita a tenere un profilo basso, vuoi perché la gente davvero onesta è per lo più vittima di chi onesto non lo è proprio.
    Il problema è il fatto che la "normalità", per adesso, sta altrove...

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  2. senti ma bisogna averle tutte quelle "qualità" per essere considerati una "variante anomala" oppure ne bastano......che so almeno la metà o anche una sola. Perché se invece di guardare la tele leggo un libro ma dopo, nel tardo pomeriggio faccio un salto al centro commerciale, sono fuori dalla lista? Oppure se faccio sempre e comunque la raccolta differenziata ma una volta non mi sono fato applicare l'iva per spendere di meno, sono fuori dalla lista. A volte i "buoni" tendono a dividere il mondo in due categorie, loro, appunto, con tutta una serie di qualità ed i cattivi. Condivido molto di quello che dici però le persone hanno molte molte sfumature.

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  3. Ma no, unodicinque, basta anche mezza di quelle cose lì (ed anche di altre) anzi basta semplicemente porsi il problema. Non si tratta di buoni o cattivi, nessun giudizio, la domanda che mi pongo è: perchè qualcuno talvolta fa spontaneamente cose anche se non gli convengono?

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  4. e chi l'ha detto che non gli convengano?!? :o)

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  5. Mi rendo conto di non essermi spiegata bene nel post e forse ho sbagliato a citare esempi talmente virtuosi da essere quasi eroici. In realtà volevo raccontare la sensazione di sentirsi "strana". Senza nessuna vanteria (per questo ho cercato di non nominarmi nemmeno). A voi capita mai che vi guardino con un'espressione come chi sta pensando "che strana questa qua"?

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  6. Mi verrebbe da rispondere così: perchè si sentirebbo a disagio con se stessi se si comportassero in maniera diversa in quanto sono in perfetta sintonia con la "legge morale dentro di sè" e la seguono senza costruirsi alibi.
    Perchè hanno avuto un'educazione che ha puntato sui valori e vogliono trasmetterli ai figli dando l'esempio per primi.
    Poi anche i migliori hanno delle "eccellenze" su alcuni comportamenti compensate magari da lacune su altri comportamenti. La normalità è anche questo, credo.
    Dolores

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  7. Aggiorno velocemente il mio commento alla luce di "che strana questa qua" solo per testimoniare che è vero, talvolta ci si sente persone diverse e sottolineo diverse, non necessariamente migliori. Mi tocca purtroppo andare sul privato.
    Credo di essere una delle poche donne separate che non ha mai ricevuto "contributi" per mantenere la figlia e non ne ha mai fatto un problema, avendo comunque un lavoro abbastanza sicuro. A distanza di anni devo dire - e mia figlia ha sempre condiviso la scelta - che è meglio un padre "economicamente assente" di uno che e stato costretto ad adempiere ad un obbligo. Penso che sia anche una questione di dignità. Duecentocinquanta euro al mese - sono queste le cifre - non valgono secondo me la serenità di un rapporto, ma mi accorgo di essere una mosca molto, molto bianca e aggiungo purtroppo.

    Dolores

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  8. Ti adoro per questa tua praticità che so reale e non campata in aria,come chi dice 'ci penserò domani'.
    Nel mio piccolo cerco di osservare e soprattutto di insegnare a chi vivrà tempi più duri,piccole e utili regole.
    Cristiana
    Ti ho risposto da me:era una battuta,sto bene.

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  9. Intendevo proprio situazioni di questo genere.
    Ne racconto un paio delle mie:

    Oggi, domenica, incontro una coppia di ex compagni di scuola vestiti di tutto punto (come tutti la domenica) mentre io ero vestita da trekking con gli scarponi e i pantaloni fangosi. "Ciao! Cosa fai di bello da queste parti?" "Cammino da circa otto ore..."

    Nel mio dipartimento spesso e volentieri si guasta il riscaldamento. Tutti corrono a comprare le stufe elettrice dopo aver protestato vivacemente con il direttore. Io preferisco vestirmi un po' più pesante ma sono l'unica. Come faccio parte di quel 1% che viene con i mezzi pubblici.

    In palestra l'argomento è la difficoltà di stirare i panni passati in asciugatrice. Ehm, io non stiro praticamente niente perchè lo ritengo tempo perso e questa scelta esula davvero da ogni considerazione etica. Però mi guardano davvero con aria interrogativa.

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  10. Inizialmente pensavo che ti rivolgevi al nostro "eroico" premier visto che anche lui si definisce un martire, uno che "è costretto a stare in politica.. contro i suoi interessi per il bene del paese". Scherzo naturalmente!! ;-))
    Io aggiungerei pure tutte quelle persone che "sacrificano" il loro poco tempo per azioni di volontariato (molto utili in ambito sociale) come quelli per i malati terminali, nei carceri, con i disabili o quelli ad esempio nella croce rossa, medici senza frontiere o la protezione civile.. ce ne sono di persone.. ed allora mi domando: ci sono i presupposti per un nuovo mondo??

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  11. tutte cose normali, ti direi.
    perchè le nostre azioni hanno spesso motivazioni che non sono l'interesse economico o di notorietà.
    e sono la lealtà verso noi stessi, il sentimento di appartenenza al gruppo (che può arrivare all'umanità), l'amore per il bello inteso in senso ampio.
    e tante altre cose. non so, a me sembra normale.
    io credo semplicemente che arrivisti e arroganti urlano, e allora li sentiamo tanto, ma sono l'altra metà, solo metà, la nostra metà non urla perchè non ne sente bisogno, quando agisci come vuoi tu, secondo le tue convinzioni, che urleresti a fare? che ti frega? niente. però non vuol dire che non ci siamo, io penso che la variante anomala sia molto normale... per fortuna!

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  12. Non mi riferivo agli arrivisti e arronganti. Mi riferivo a quello che fa la massa, anche tranquillamente e silenziosamente.

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  13. no, ho capito ma mi sono espressa male.
    tu dici -perchè qualcuno talvolta fa spontaneamente cose anche se non gli convengono?
    e io ho cercato di rispondere: la convenienza non è alla base di ogni nostra scelta. solo che tante volte non si sente.
    tu dici di sentirti a volte guardata strana, anche a me capita tante volte, e so che molti lo pensano, e sto loro antipatica per questo. ma tanta gente a me pare che non abbia fantasia, ed etichetti come strano (che spesso equivale a sbagliato o perlomeno da diffidare) ogni cosa che non rientra nel suo schema personale.
    la mia opinione è che agire spontaneamente per convinzioni personali e non per convenienza è normale, se poi c'è una massa che etichetta come strano questo è perchè è limitata. (lo so che sono snob)

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  14. aggiungo un pensiero.

    tu lo sai, io lo so, tanti altri lo sanno, che passare ore a camminare fa stare bene,
    io aggiungo (pensiero mio) che è anche perchè ci ricongiunge alla natura da cui veniamo, ci ricongiunge con il nostro essere animale e non solo uomo tutto civiltà-vestiti-lavoro-etc.
    e quindi io lo considero normale.

    considero strano cacciarsi anche di domenica sotto la luce al neon, con musica non scelta nelle orecchie, bersagliati di messaggi, a guardare oggetti esposti dietro al vetro respirando aria cittadina E riciclata.

    forse la differenza è che io non giudico scemo chi lo fa, il tempo libero ci appartiene e ognuno ne faccia quel che gli pare e non sta scritto da nessuna parte che quel che faccio io è meglio del centro commerciale.

    mentre spesso se dici che fai "certe" cose passi per "alternativa" (magari a te solo piace camminare su un sentiero), "alienata" (a te non piacciono le cose che fanno tutti), "buonista" (magari hai solo salutato il senegalese degli incensi perchè ti sembra educato), "ambientalista" (e a te solo sembra stupido non buttare la plastica nel suo cassonetto giacchè si può riciclare)

    etc.

    a me che sono senza tele, per ben TRE volte mi hanno chiesto cose del tipo... ma no su questo ci faccio un post io... :)

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  15. Sì, esatto, intendevo questo tipo di sensazione qua. Al di là di ogni giudizio. Io non penso di essere antipatica a chi non mi capisce, semplicemente di essere giudicata stravagante.
    Anch'io mi senta un po' snob, lo confesso.

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  16. Le tue buone notizie mi fanno sempre bene.

    Ma vuoi la verità? Io non sono una brava cittadina perché odio l'iva e mi sembra veramente ingiusto doverla pagare! Molte volte mi fermo a pensare, con penna e calcolatrice, per inventare un sistema di tasse che la superi...Mi piacerebbe che anche i privati cittadini possano fare un bilancio di fine anno e pagare la tasse su quello...Mi sembra che in Canada si possa detrarre quasi tutto...se non mi ricordo male...
    Il privato cittadino che guadagna poche migliaia di euro al mese deve pagare l'iva sul cibo, l'acqua, su tutto ciò che gli è indispensabile...non capisco proprio...

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  17. Sì Alchemilla, ma il privato cittadino riceve anche servizi, dalla luce delle strade alla sanità, alle scuole, ecc.
    E' vero che l'IVA è una tassa più ingiusta delle altre perchè non è proporzionale al reddito ma uguale per tutti (anzi, c'è chi la può scaricare e chi no).
    Ma su questo argomento rimando ad un altro vecchio post dal titolo "Voglio pagare più tasse"
    http://artemisia-blog.blogspot.com/2009/03/voglio-pagare-piu-tasse.html
    vedi quanto sono anomala anche in questo? :-)

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  18. E' un discorso complicato.
    Purtroppo però non è automatico che se tu paghi più tasse i servizi migliorino.
    Dopo aver visto Draquila la mia prima reazione è stata "Non pago più nulla" ma se non pago più nulla io, domani mi arriva una sanzione che mi rovina la vita, per quelle poche migliaia di euro di tasse che evaderei...Invece...
    Lasciamo perdere perché è un discorso che mi fa veramente arrabbiare!

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