giovedì 15 dicembre 2011

Cosa ci aspettiamo dalla democrazia?

Digitando la parola "democrazia" su Wikiquote otteniamo una tale paginata di citazioni che ci dà la misura di quanto l'umanità sia alla ricerca di un meccanismo ideale per far funzionare l'estrema complessità del convivere in tanti.
Nel suo piccolo anche nella trasmissione "Le storie - Diario italiano" si è cercato di dare una definizione della democrazia insieme allo storico Carlo Galli, professore ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all'Università di Bologna.
Che si aspettano le persone dalla democrazia? "Essa è l'ordinamento politico e sociale nel quale i cittadini si sentono a casa propria, riescono a capirne le dinamiche fondamentali e ad incidervi" risponde il politologo. E aggiunge che, mentre nei primi quarant'anni del Novecento vi erano movimenti e pensieri antidemocratici, oggi nessuno si dichiara "contrario" alla democrazia che sentiamo sì insufficiente, ma anche insostituibile.
Secondo Carlo Galli, la democrazia moderna non ha niente a che vedere con quella dell'antica Atene ed ha invece come presupposto il capitalismo. Nonostante l'etimologia della parola, essa infatti a poco a che fare con il "popolo" ma si basa piuttosto sugli "individui". Senza individualità e soggettività non c'è democrazia moderna. Per questo essa marcia su due pilastri fondamentali: lo stato moderno e il capitalismo.
Inevitabile in quest'ultimo periodo porsi l'interrogativo se la nostra democrazia sia sospesa o no visto che i nostri obblighi ruotano intorno ad una istituzione, la Banca Centrale Europea, che non è eletta. Il fatto è che, avendo la BCE investito soldi sui nostri titoli, di conseguenza ha diritto di venire a controllarci i conti. Per questo si può dire tranquillamente che siamo commissariati ma la domanda da porci è come sia stato possibile che sul tema centrale della nostra politica (i cosiddetti "sacrifici"), le istituzioni elette non abbiano alcuna forma di conoscenza e di controllo.
Io penso che quando non c'è indipendenza economica, della libertà te ne fai poco. Questo vale come singoli ma anche come paese. Per questo, oltre che molto spaventata e confusa, sono anche arrabbiata perchè come libera cittadina di uno stato libero mi sento sotto il classico ricatto tra il bere o l'affogare (con il timore che dopo la bevuta si affoghi comunque).

10 commenti:

  1. Molto interessante e condivisibile il tuo post.
    Vorrei comunque aggiungere dei miei personali "sPunti":
    1-Ogni democrazia essendo ideata e sorretta da umani è perfettibile;
    2-Se i mass media non tutelano, o meglio, vanno contro la famiglia e fomentano l'egoismo egocentrico è normale che ci si ritrovi a parlare di "individui" e non di popolo;
    3-Per poter minimamente uscire da questo cataclisma, bisogna capire che non c'è un problema solo economico ma morale: i speculatori che fanno andare giù le borse non sono avidi sanguisughe sulle spalle dei più deboli? E i politici che chiedono sacrifici ai "soliti noti" che esempio danno? E le varie lobby (energia, tlc, alimenti, farmacia, assicurazioni, banche, ecc) che si concertano per alzare i prezzi in modo iniquio?

    Che cosa possiamo fare?
    Ecco tocca secondo me, ognuno a suo modo, ripartire dai nostri giovani. Farli crescere meglio con più senso di responsabilità e morale di quanto noi abbiamo espresso finora per lasciargli un mondo migliore. Glielo dobbiamo!

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  2. Caro Spunto, personalmente condivido l'esigenza di un etica di solidarietà. Temo però che il capitalismo non la contempli proprio. I fondi di investimento non sono "cattivi", seguono il loro scopo: guadagnare sempre di più a qualsiasi costo. Così come le corporation hanno come scopo il profitto degli azionisti, senza se e senza ma. Sta alla politica mettere adeguati paletti per porre limiti all'arricchimento di pochi e soprattutto per tutelare i più deboli.

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  3. Mi ritrovo in totale sintonia con le tue conclusioni.
    Ciao

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  4. Si, hai pienamente ragione: il capitalismo non la contempla proprio.. ed infatti oggi ne abbiamo la prova lampante quando nonostante tutti i sforzi che si possano pensare ed intraprendere, se sei oggetto di speculazione si continuerà ad esserlo finchè vorranno o gli servirà a loro...

    Non basta solo applicare leggi per poter tutelare i deboli perchè, come diceva un vecchio detto "fatta la legge, trovato l'inganno".

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  5. Più che la famiglia, vedo al centro dell'universo l'uomo (vedi: Umanesimo integrale, di J.Maritain) che dev'essere al centro di ogni azione sociale. Questa visione è totalizzante ed esclude sia il profitto capitalistico come fine supremo, sia la classe marxiana che - abbiamo visto nella storia - sacrifica l'uomo per il collettivo.
    Il centro di tutto è l'uomo, con i suoi diritti inalienabili in qualsiasi tipo di società, anche democratica.
    Che poi siamo "commissariati" da una istituzione, la BCE, è il segno di quanto le istituzioni politiche siano deboli (in Italia questo Parlamento non è stato eletto, ma nominato) o addirittura assenti.
    Quello che ci attende è ottenere una vera democrazia rappresentativa, fatta da uomini scelti e capaci, che sappiano porre il bene comune al di sopra di ogni egoismo delle lobbies economiche, siano esse pochi capitalisti mondiali o altrettanto pochi interessi corporativi.

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  6. PURTROPPO LA SITUAZIONE è BEN PIù GRAVE DI QUELLA CHE PENSIAMO infatti,in barba alla Costituzione Italiana che prevede che la sovranità monetaria spetti al popolo, ormai da molti decenni, la Banca d’Italia, che è una SOCIETA’ PRIVATA(a differenza di quanto farebbe credere la sua denominazione), è infatti una S.p.a. che vede la partecipazione di alcuni gruppi bancari fino ad un 5% di cui non è dato sapere i nomi, stampa danaro e, attribuendosi la totale ricchezza della carta moneta che stampa, la presta allo Stato al suo valore nominale caricato degli interessi, creando quello che poi viene chiamato DEBITO PUBBLICO. Questo è il debito pubblico di cui tanto si parla. Quindi, IN MANIERA DEL TUTTO ANTICOSTITUZIONALE, una SOCIETA’ PRIVATA stampa la moneta e, invece di far pagare allo Stato il prezzo della carta e dell’inchiostro più la manodopera, attribuisce a sé la ricchezza di quel danaro per il solo motivo di averlo stampato nelle sue tipografie e diventa creditore dello Stato di quelle intere somme di danaro create dal nulla addebitandogli anche gli interessi. Non è difficile dacapire quanto da credere.
    QUESTA è LA VERITA'. BASTA CERCARE SUL WEB IN MATERIA DI SIGNORAGGIO BANCARIO, O SU YOU TUBE A PARTIRE DAI FILMATI DI BEPPE GRILLO CHE PARLA DI SIGNORAGGIO AI VIDEO DEL PROF. AURITI O DELL'AVVOCATO ALFONSO LUIGI MARRA che è stato anche parlamentare europeo. Ciao e grazie dello spazio concessomi.

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  7. Ora, a prescindere dalla Costituzione Italiana che attribuisce la sovranità, cioè la proprietà della moneta, al popolo, un sistema che prevede che tutta la moneta circolante rappresenti un debito per i cittadini verso qualcuno che da creditore aspetta di ricevere anche gli interessi (tra l’altro mai stampati e mai stampabili se non a debito se con lo stesso sistema), questo è un sistema che non può funzionare, destinato al fallimento per un debito destinato ad aumentare all’infinito,a meno che non si consegni al creditore, a fronte degli interessi che egli indebitamente pretende, tutto ciò che con quel danaro si è costruito. Ma dove è la logica di un sistema che prevede che a fronte del lavoro svolto, dei rischi che a volte si affrontano nel svolgere il proprio lavoro,a fronte di una vita che va via tra ansie, fatiche, salute e tempo sottratto alla propria famiglia, il cittadino, il lavoratore, per tutto questo che non gli potrà mai essere restituito, riceva in vece della giusta paga, (giusta mercede, dice il Vangelo) un prestito di danaro che dovrà restituire con gli interessi o dovranno farlo i suoi figli o i suoi nipoti? E dove è la logica di un sistema che prevede che uno Stato si consegni totalmente, cedendo tutte le sue strutture e tutte le sue infrastrutture ad un creditore di tal fatta?
    MONTI è venuto al solo scopo di fare gli interessi dei padroni banchieri che, facendo leva sul problema della evasione fiscale, vogliono mascherare l’esigenza che ha il sistema bancario di eliminare la moneta circolante per poter, attraverso la moneta virtuale delle carte di credito, creare sempre maggiore ricchezza per loro ed addebitarla ai cittadini con i dovuti interessi.

    Il quadro è ormai chiarissimo agli occhi di quelli che sanno documentarsi in materia: lo scopo dell’alta finanza e dei banchieri che guidano il mondo è quello di averlo totalmente nelle loro mani distruggendo gli Stati nazionali e ogni differenza politica ed economica.
    le fasi che stiamo vivendo ne sono la più chiara testimonianza. Siamo pilotati spietatamente dalla Banca centrale europea verso la nostra fine, sotto le vesti del fallimento finanziario. A poco a poco i banchieri prendono il posto dei politici e la democrazia viene messa a tacere, come è successo in Grecia dove invece del referendum annunciato è stato nominato primo ministro un ex vicepresidente della Bce. In Italia, dopo averla spinta nel baratro del debito con gli attacchi ai nostri titoli, è stato inviato dal nido della Bce, dove è stato arroccato per oltre vent’anni, il signor Mario Monti con l’incarico di liquidare qualsiasi volontà di governo democratico e gli ultimi beni che l’Italia possiede.

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  8. Ah beh, se l'ha detto Grillo!
    Avevano ragione i Maya: ormai siamo alla vigilia del nuovo ordine mondiale in mano ai banchieri, longa manus del gomblotto demoplutogiudaicomassone. Chi ci salverà? Non c'è dubbio: Grillo forever.

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  9. Maurice, non solo Grillo che se pur documentato è poco autorevole. Mi pare di aver fatto riferimento anche a video del prof. Giacinto Auriti, dell'avv.Alfonso Luigi Marra che è stato anche parlamentare europeo. Parla di Signoraggio anche il giornalista scrittore, già parlamentare europeo Giulietto Chiesa ed altri. Si può cercare, anche su youtube del circolo Bildenberg... altrimenti si può anche rimanere nel mondo dei sogni o delle fiabe che ci raccontano i vari prof. Monti &C.per televisione o fare i finti filosofi sui blog. Tanti sentiti Auguri.

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  10. "Io penso che quando non c'è indipendenza economica, della libertà te ne fai poco". Gia', la penso anch'io cosi'.
    Solo che non se ne esce.
    Perche' il cittadino economicamente indipendente, e ancor piu' il paese economicamente indipendente e' quello che, tramite le esportazioni, rende altri paesi e loro cittadini economicamente dipendenti da lui. E una democrazia, almeno a senso comune, non puo' perseguire la liberta' sottoforma di indipendenza economica se si basa sul presupposto della non-liberta', o dipendenza economica, degli altri.

    Ho detto una cazzata? :-)

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