giovedì 3 aprile 2008

Watching TV

Qualche post fa ho affermato che la TV sarebbe bene spengerla. In realtà penso che la TV, come tutte le cose che la tecnologia ci regala, non vada demonizzata. Lo stesso dicasi per il cellulare, per il computer, per internet. Sono tutti strumenti che possono essere molto utili ma dai quali è importante non farci dominare.
La TV ha dei grandi meriti: ha unificato l'Italia per quanto riguarda la lingua e fa compagnia alle persone anziane, sole o che non possono muoversi.
Detto questo, però credo che la programmazione televisiva sia responsabile del forte appiattimento culturale di cui soffre il nostro paese.
Prima di tutto, a causa della pubblicità martellante e idiota che ci bombarda a tutte le ore suggerendoci uno stile di vita artificiale e dei valori legati sempre e comunque ai beni materiali. Secondo, a causa della bassa qualità dei programmi propinati, superficiali se non demenziali, che fanno di tutto per ottenebrare le menti degli spettatori.
In ambedue i casi (troppa pubblicità e scarsa qualità) la TV commerciale ha fatto scuola e la RAI purtroppo l'ha seguita relegando i programmi di qualità, che pure ci sono, ad orari assurdi.
Su questo punto voglio affermare una mia convinzione che so essere impopolare: sono contraria all'abolizione del canone RAI. In tal modo si cancellerebbero definitivamente le differenze tra la RAI e la TV commerciale. Semmai io vorrei che il canone finanziasse un canale in particolare senza pubblicità e che trasmetta programmi di qualità.
Senza canone, infatti, ci potremmo dimenticare programmi come: Report, La storia siamo noi, Che tempo che fa, Parla con me, Anno Zero, La grande storia, i programmi di Iacona, Le storie di Augias ma anche Superquark, Ulisse e Gaia, e tutti i vari documentari che vanno in onda la sera tardi su RAI3.
La TV quindi non va bandita (anche se si vive benissimo senza di essa) ma dovremmo guardarla sempre con spirito critico, scegliendo i programmi e non facendo zapping tra un canale e l'altro, magari registrandoli così da scorrere la pubblicità.
Insomma quello che sicuramente non deve essere spento mai è il nostro cervello. Come sempre del resto.

Nella foto: guardare la TV può avere effetti collaterali.

31 commenti:

  1. Oramai sono quasi dieci anni che non ho la televisione, né mi manca e, confesso, vivo meglio e bene. Trascorro il mio tempo libero fra libri e quotidiani.

    Rino, in bianco e nero.

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  2. Gli effetti collaterali della tv spazzatura li conosco bene!!Il corto circuito dei neuroni di chi vive in casa mia si vedono, ma anche in casa degli altri come nella foto!!m'ha fatto morire da ridere!!

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  3. Anche io sono per il canone, ma per un solo canale pubblico. Di qualità, qualunque cosa faccia, sia programmi per ragazzi, che culturali, che varietà
    ciao marina

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  4. Anche a volte posso sembrare un talebano antiTV, sono d'accordo con te:-)

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  5. Reduce della strigliata della sorellina, eh?! ;-)
    Ciao, talebano!

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  6. ;-) grazie per i commenti sul mio blog.

    Anche io sono favorevolissimo al canone Rai. E' pero' purtroppo vero che se la Rai non e' completamente spazzatura lo e' per un buon 90%.
    Secondo me il problema e' stabilire chi e' che deve decidere che cosa sia di qualita' e che cosa non lo sia.
    Ricordo per esempio Del Noce quando ha affermato che l'isola dei famosi, pur essendo un Reality, poteva essere considerata tv di qualita'...

    Io ho sempre dei problemi con le definizioni... purtroppo credo che la definizione di "cultura" sia cio' che la gente considera "cultura", e quindi qualunque smentita a Del Noce sarebbe pretenziosa.

    E poi aggiungerei che non e' proprio vero che le tv commerciali non facciano pagare il canone. Il costo della TV e' infatti coperto dalla pubblicita', e il costo della pubblicita' dei vari prodotti e' ovviamente coperto dal costo dei prodotti stessi. Se non esistesse la tv commerciale non esisterebbe la pubblicita' e i prodotti costerebbero una fettina di meno perche' non dovrebbero combattere i concorrenti a suon di spot.
    Quindi, alla fine, anche se non c'e' una bolletta da andare a pagare in posta, la tv di mediaset la paghiamo ancora noi.

    Personalmente preferisco acquistare i prodotti meno pubblicizzati. Ma e' chiaro che questi, avendo meno mercato dei concorrenti, costano un pochino di piu', e quindi alla fine la tv di mediaset la pago anche io.

    ciao
    dario

    PS: io tra i programmi di qualita' includerei senz'altro il mio preferito: Per un Pugno di Libri, in onda su Raitre alla domenica alle 18:00.

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  7. anch'io non ho la tv da dieci anni.
    e non mi manca.
    della tv critico che impone troppi modelli, finendo per confondere. e naturalmente sono spesso modelli finalizzati a far sì che le persone siano quello che un certo sistema vuole, che desiderino le cose "giuste" etc etc. diciamo che mi pare un po' asservita al sistema economico.
    Però la RAI di me non si dimentica mai, nonostante i continui cambi di casa... è quasi più veloce di me... :-)

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  8. Sarei io la sorellina?Erano anni che non sentivo più questo termine!!Sono ringiovanita di 30 anni!!

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  9. Carla: il termine me lo ha ispirato la tua foto :-)))

    Dario: giusto, mi sono proprio dimenticata Per un pugno di libri, non lo guardo mai ma di sicuro lo metterei tra i buoni programmi.
    Anche a me non piacciono le definizioni però piace la sintesi. Quindi con "di qualità" ho inteso programmi che insegnano qualcosa oppure che ti lasciano uno spunto di riflessione oppure che ti fanno venire voglia di leggere un libro, vedere un film, visitare un luogo, programmi che ti divertono lasciandoti attaccato il cervello. Inoltre programmi fatti da professionisti e non dalle solite ditte che producono format tutti uguali. Un po' quello che dice Loris Mazzetti e diceva Enzo Biagi:
    http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=2844
    http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=8775
    Ora a me piacciono programmi che sono considerati "pallosi" dalle persone normali, ma ci sono anche programmi divertenti ma non stupidi. I reality, oltre ad essere insulsi, per me sono programmi da guardoni.
    Dario, mi hai contagiato: ho scritto un commento più lungo del post! :-)

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  10. Lo sai come la penso io e non commento con le mie solite frasi, ma credimi dire a un giovane di oggi non guardare la tv è da anticonformista e viola la libertà personale.
    La televisione è un mezzo divulgativo che divulga cultura e informazioni sociali (quali le pubblicità) tanto so non sarete d'accordo.
    Un mio amico non ha saputo dell'11 settembre fino al 15 (mi pare) maggio 2001 perchè i genitori gli proebivano la televisione.
    E a scuola non ne volevano parlare...
    Non si sa mai ci venga la voglia di fare un'attentato da grandi!

    La televisione funziona bene, è che siamo noi i soliti italiani che andiamo a contestare.

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  11. Io la tv ce l'ho, anzi due ma non le guardo da alcuni anni.. raramente mi capita di guardare qualche cartone con i miei figli piu' che altro e' un modo di stare in loro compagnia, seduta sul divano per una volta senza far nulla...loro preferirebbero il cinema e quando ci sono film adatti li porto. Mi tengo informata con i quotidiani e il tempo libero lo dedico ai libri, alla macchina fotografica e a questa tastiera... a dire il vero ora anche al giardinaggio forzato!!! Sono convinta che sia rimasto qualche buon programma ma la gente chiede altro.
    Dona

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  12. Io di Tv ne ho una collezione, praticamente una in ogni stanza, ma non per questo la guardo quando vuole lei cioè nelle ore "di maggior ascolto", aricioè quando fa più schifo. La guardo invece quando lei non vuole, cioè a trada sera o a notte fonda a volte. In verità qualche buon programmino, magari brevissimo c'e anche di giorno a saperlo cercare (logicamente secondo i propri gusti; ad esempio Augias sul tre).
    Perché da noi (altrove non so) la TV si vergogna di trasmettere qualcosa di interessante in ore decenti. Del resto con i proprietari delle TV private che danno l'esempio (e che dicono che le loro TV sono gratis - ah, ah! Buona questa) che tutti conosciamo, cosa vogliamo pretendere.
    E comunque la Tv è proprio come dici tu, riferendoti anche a ad altri utili elettrodomestici, non è certo uno strumento dannoso di per sè, ma semmai come viene usato. Mi pare del tutto ovvio.
    Non so perché, ma mi viene da pensare alle critiche che si fanno all'euro (anche se non c'entrerebbe molto) per la speculazione che ne è stata fatta e il conseguente impoverimento generale che ha determinato. Ma la colpa appunto (ed è qui l'analogia) non è della moneta di per sè ma del vergognoso abuso che è stato permesso di farne. A scapito di molti e a vantaggio di pochi.
    Scuste la divagazione.
    Ciao saggia Artemisia!

    Irnerio

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  13. Ciao Irnerio! Sono contenta che sei tornato!

    Pandoro: cosa intendi per "informazioni sociali"? Gli spot sono informazioni commerciali cioe' mirate a vendere prodotti.
    La cosa che da' noia e' che non si limitano a dirci "comprate xy perche' vi fa star bene" ma ci danno messaggi piu' subdoli ed invadenti, del tipo "se non hai xy non sei alla moda, non sei bella, non sei ganzo, ecc.". Oppure incitano per esempio bambini e ragazzi a mangiare schifezze (merendine e bibite) che provocano obesita'. Insomma secondo me non fanno un servizio "sociale" ma anzi un danno "sociale".
    Mio figlio alle elementari ha partecipato ad una bella iniziativa che gli ha insegnato a smontare e rimontare i messaggi pubblicitari. Ne ho parlato in questo post.

    Riguardo al tuo amico: sarebbe bastato che accendesse la radio o leggesse le locandine del giornale per sapere dell'11 settembre!

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  14. Mah... non so.... mi pare che questo blog sia davvero un'isola felice, perche' tutti piu' o meno la si pensa come me.
    Pero' non so come facciate ad essere fedeli a queste belle intenzioni. Mi spiego.
    Io faccio l'impiegato e lavoro davanti al pc per otto-nove ore al giorno. La mia giornata tipo e' che verso le cinque e mezza-sei arrivo a casa. La tv e' accesa me nessuno la guarda, serve solo a fare un po' di rumore per mia moglie e a tenere buona la cagnolina che si rincoglionisce davanti allo schermo. Poi c'e' l'Eredita', che e' un programma stupido, ma non c'e' niente di meglio. Spesso spengo la tv e metto un po' di musica mentre, cenando, chiacchiero con mia moglie. Dopo cena ci si rilassa sul divano con un bicchiere di vino, e poi? L'ultima cosa che mi vien voglia di fare e' sedermi davanti al pc di nuovo. Ho gli occhi stanchi e non riuscirei a leggere a lungo, per quanto sia una delle mie attivita' preferite. Trovo che ascoltare musica nella completa inattivita' sia un po' deprimente, e mi annoio. Va sempre a finire che mi metto a guardare un film (gia' visto, perche' danno solo quelli) e mi addormento sul divano. Mai e poi mai mi sveglierei a ore indecenti per vedere programmi interessanti, perche' altrimenti il giorno dopo in ufficio sarebbe troppo faticoso.
    Nel weekend se fa bello non guardo la tv perche' sono sempre in giro. Se fa brutto per lo piu' leggo o faccio i lavoretti di casa.
    Tenendo conto poi che, vivendo nel paesino di montagna e non avendo il satellite, vedo bene solo Raiuno. Raidue, Canale 5 e La7 non si prendono per niente, e gli altri si vedono male, alla fine vedo SOLAMENTE tv spazzatura.
    Guardo poi il TG1 perche' non ho tempo (e' una scusa! in realta' non ho voglia) di leggere i quotidiani, e devo in qualche modo tenermi informato.
    Che piatta vita eh?
    Vi invidio, voi che dopo una giornata di lavoro avete voglia di leggere giornali e libri in quantita', di tenere impegnato il cervello, di bloggare, di fare e disfare. Io ho solo voglia di spegnere il cervello, ed in questo la TV e' una fedele compagna. Mi sa che sto invecchiando a vista d'occhio...

    PS: Per un pugno di libri lo vedo solo quando c'e' brutto tempo, visto che lo fanno di domenica.

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  15. Dario, quanto a stanchezza serale ti capisco assai. Anch'io faccio l'impiegata e sto ore al computer pero' la sera la cosa piu' rilassante per me (si parla non prima delle 21.30 tra una cosa e l'altra) e accedere il mio portatile e navigare tra i blog oppure guardarmi i miei programmi preferiti (registrati con www.vcast.it e poi scaricati come mp4 [speriamo che non me lo tolgano!!!!]).
    Un'altra cosa abbiamo in comune: non ce la faccio proprio a leggere. I libri mi durano mesi e questo mi dispiace davvero tanto!
    Quindi la TV nel senso di apparecchio televisivo non la guardo mai. I figli guardano solo le partite di calcio e mio marito niente. Tutti davanti al proprio PC! E' una droga pure quello.

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  16. Artemisia!
    Com'e' che e' quella roba li' www.vcast.it? E' un servizio di chi? Poi vado a cercarlo sulla rete.

    Come vedi non riuscirai mai a battermi, quanto a lunghezza dei messaggi, eheheh...

    Volevo dire una cosa a Pandoro. Anzi due.
    La prima e' una cazzata, cioe' correggere la data, perche' dire che il tuo amico sapesse dell'attentato il 15 maggio 2001 significa accusarlo di essere un terrorista. Ahahah.... quanto sono antipatico! Okay, non ho saputo resistere, scusa.
    La seconda invece e' seria.
    Lasciami trascurare l'esempio della pubblicita': son d'accordo con Artemisia che l'informazione commerciale e' informazione solo nel nome. Credo invece che l'esempio della notizia dell'11 settembre sia un po' piu' sensato.
    Il problema secondo me non e' dire se la TV fa informazione o no, cioe' se dice le cose o non le dice, ma come le dice.
    Riguardo all'esempio dell'11 settembre, io sono grato alla tv per i primi dieci secondi dopo l'attentato, perche' ha detto i fatti. Ma per tutto quello che viene dopo, la TV ha creato intorno a questo punto una montagna di disinformazione. Buttare il sangue sullo schermo televisivo non aiuta affatto a riflettere sull'evento. Anzi, ha l'effetto opposto, cioe' di suscitare l'emotivita' data non dal contenuto della notizia, ma dalla sua forma. Tanto per divagare, vedere The Passion of Christ non mi ha affatto fatto riflettere sulla sofferenza di Gesu'. Mi ha fatto invece provare ribrezzo e disgusto a vedere la carne viva che si staccava dal corpo, ed ha in qualche modo incoraggiato l'odio verso i cattivi torturatori.
    Allo stesso modo credo che far vedere le torri gemelle che stramazzano al suolo sia doveroso, ma non inserire l'episodio nel contesto geopolitico significa divulgare il pensiero del potere costituito, che in fondo e' proprio quello che paga i signori che gestiscono quel canale televisivo.
    L'attentato dell'11 settembre e' un esempio perfetto di quel che voglio dire, e cioe' che la TV ha la caratteristica di spegnere il cervello facendoti credere di averlo acceso, e questo non solo e' negativo per chi ne fruisce, ma e' anche una pericolosa arma nelle mani di chi finanzia.

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  17. Sono pienamente d'accordo con la proprietaria del blog in quanto ogni strumento è positivo o negativo a seconda di come lo si usa.. infatti se è pur vero che il 90% dei programmi sono da buttare non bisogna demonizzare tutto il sistema..
    Io la guardo talvolta la sera, quando c'è qualcosa di interessante (sport diversi dal calcio e/o prg culturali) senza pregiudizi alcuni su questo o quest'altro canale.
    Se posso dare un mio piccolo consiglio: date un'occhiata al digitale terrestre, ci troverete importanti sorprese come: il canale RAI-EDU (di cui eravate tutti in cerca) che trasmette tutti i documentari possibili ed immaginabili senza pubblicità, o Sportitalia e RAISportSatellite che trasmettono tutti i sport possibili ed immaginabili (e non solo il calcio come succede nelle reti terrestri).

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  18. Ciao Arte. Qui la BBC ha 2 canali entrambi senza alcuna pubblicita`, nemmeno fra un programma e l'altro. L'unica cosa che fanno fra un programma e l'altro e` mostrare un trailer di un loro programma che andra` in onda piu` tardi. In compenso pero` il canone e` piu` alto (circa 150-160 euro).

    Un'altra cosa bella qui e` che tutti i programmi iniziano all'ora stabilita e non 10-20 minuti dopo come in Italia! Addirittura le tv commerciali tagliano la pubblicita` certe volte pur di rispettare gli orari... si insomma, proprio come da noi!

    Negli ultimi anni poi le cose sono peggiorate molto. Hai mai provato a guardare Canale 5 fra la fine del TG5 e Striscia? Ci sara` almeno mezz'ora di pubblicita`! Sono sicuro che e` illegale.

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  19. Grazie, Marco. Proprio quello che volevo dire io. Meglio pagare un canone anche alto ma avere un servizio decente. Non guardo mai i canali Mediaset ma so anche da Altroconsumo che superano spudoratamente i limiti consentiti per la pubblicita'. Cerco gli ultimi dati e li riporto.
    Meditate, gente, meditate...

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  20. C'è una deriva nei commenti al post che mi stava piacendo, ovvero "che cosa si fa la sera" (magari su questo tema mi evito cazziatoni dalla sorellina Carla...:-))
    Un neosingle come me (separato da quattro mesi) escluse le sere con i figli, quelle dedicate alla politica e quelle in cui esco con gli amici...per le poche restanti, non avendo TV, leggo e scrivo (in questo periodo soprattutto leggo), con la radio in sottofondo.

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  21. A me sti due piccoli stanno troppo simpatici! Chi sono?

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  22. La televisione è uno degli oggetti e uno dei componenti della nostra società che odio di più. Da quando ho scoperto il vero computer (vale a dire circa due anni fa), la guardo sempre meno. Ormai faccio volentieri a meno anche dei telegiornali (che modificano le notizie a proprio piacimento senza limiti), e mi informo tramite Internet o, se proprio devo, con i giornali cartacei.

    Posso dire, ad ogni modo, che, ormai, l'unificazione della lingua italiana è finita da un bel pezzo, soprattutto se nei programmi televisivi ci mandiamo gente come Sgarbi ("Stronzo! Ateo del cazzo!")o la Mussolini ("Meglio fascisti che froci!"): la cultura non può crescere molto.
    I programmi decenti rimasti sono ben pochi. Praticamente sono solo quelli citati da te e da qualcun altro; più, naturalmente, i film o i documentari.

    La pubblicità è una delle cose più fastidiose, irritanti e disoneste della televisione in sé. E' proprio per questa ragione che la gente si è stancata di pagare il canone RAI.

    Ciao, Lorenzo

    Per Pandoro: a quanto dici, giudichi l'anticonformismo come un male. Invece, questo va proprio incitato e diffuso nei giovani: non represso. Il conformismo è uno dei cancri del mondo. Non l'hai mai visto il film "L'attimo fuggente"? Se no, datti da fare, perché è bellissimo.
    Chiedere ai ragazzi di non guardare la TV non è un'imposizione, ma una richiesta che può essere accolta o meno. Dove sarebbe la violazione di libertà?
    La pubblicità, i reality show, quanti goal ha segnato Totti e l'ultimo modello di reggiseno della Hunziker non è cultura: è pura idiozia creata dalla società per attirare l'attenzione dei "tele-dipendenti", per così dire, e ricevere più profitti.
    Comunque, credo che poche persone sapessero degli attentati dell'11 settembre 2001, il 15 maggio 2001. E, come ho già detto, non esiste solo la televisione come mezzo d'informazione: giornali, Internet, persone ecc.
    Cos'è, seguiamo solo le mode che ci rendono popolari?

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  23. Dario, non sei antipatico anzi di gusto. Ho sbagliato con le date hai ragione. Sul fatto dei terroristi ho però da ridire in quanto cerco di boicottare l'idea di attentato dell'11 settembre, e mi schiero dalla parte di chi dice che sono state volute giù. E qui se vuoi avrai da ridire ma la mia idea è così (l'ultimo palazzo il wtc 7 mi pare, con cosa è cascato giù? Il Pentagono? L'aereo dov'era? Perchè le foto riportano il 12 settembre? Perchè due dei voli non esistevano? E così via. )

    Sul fatto della televisione, penso sia un mezzo che debba diffonderci a tutti noi, delle informazioni culturali, sociali e pubblicitarie.
    Culturali attraverso programmi come quelli citati da Artemisia, anche se come nei telegiornali, le informazioni alcune volte vengono un pò risistemate per il "grande" pubblico.
    Sociali attraverso telegiornali, che però vengono fatti un po' così, in fretta e furia.
    Ci tartassano con servizi di omicidi per mesi e mesi e poi così tutto ad un tratto li aboliscono.
    Così non saprai come è andata a finire ed intanto ti sei fatto un mazzo così a sentirti sempre le stesse cose di cui non interessava molto.
    Però, se invece di romperci le "scatole" per non usare altri termini, ci fornissero anche notizie divertenti e interessanti invece di parlare sempre di politica, omidici e droga, sarebbe meglio; no?
    Pubblicitarie perchè, ritengo che la pubblicità sia importante, naturalmente non mi riferisco alle merendine, al cartone animato giapponese, o ad altre cretinate, ma miriferisco a quelle pubblicità per esempio che vengono trasmesse dal ministero della salute, o di questo genere, le pubblicità dei film, e quelle di che ne so, abiti vestiti, e cose del genere. PERò, ATTENZIONE, le pubblicità che vengono fatte oggi sui capi d'abbigliamento per esempio sono trasgressive e diseducative. Migliorarle è il termine adatto.

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  24. Discorso complessissimo...
    In consueto disordine dico qualcosa

    - Abbiamo una televisione di venti anni. Comincia a vedersi un po' tuttoblù. In famiglia comunque la guardiamo poco. I figli anche, non perchè stiano a leggere Heidegger... ma insomma...
    - Personalmente non faccio che scarocarmi podcast ed ascoltarmeli. Ci sono podcast bellissimi.
    - La Tv è utile? Un mezzo è sempre "neutro", cioè può essere usato sia bene che male? Non ne sono certissimo, ma forse la tv non è "neutra" ed è particolarmente invasiva.

    Ciao a tutti

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  25. Inutile dire che sottoscrivo gli stessi programmi. Sono un divoratrice di film, il televisore mi serve soprattutto per quello, per far funzionare il lettore di dvd.
    Baci....

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  26. è difficile aggiungere qualcosa di originale a tutto quello che è stato scritto; diciamo che gran pare delle opinioni espresse le condivido. inparticolare vorrei dire che la tv, come tutti gli elettrodomestici, può essere usata bene o male, ma siamo noi a dicidere questa differenza. Io sono abbonato a Sky e ormai non guardo quasi più nè la rai nè mediaset; si salva La7 che ormai fa l'unico notiziario guardabile in chiaro. Di Sky guardo i TG, veri notiziari, solo informazione lasciando le opinioni alle rurbriche di approfondimento; poi film, calcio (so' tifoso daa Maggica Roma) e poi soprattutto Gambero Rosso: è una vera mania, mi piace tantissimo ed ho trovato infiniti spunti per quella che sarà la mia attività nella prossima vita.

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  27. Pandoro:
    il discorso sull'11 settembre e' molto complesso, e tentero' di riassumere la mia posizione il piu' concisamente possibile.
    Sono molto confuso sulla domanda "chi ha voluto il crollo del WTC?". Non sulla risposta, ma sul significato del verbo "volere" in essa utilizzato. Voglio dire. Supponi che il mio cane mi ruba il portafoglio per gioco e io esco senza saperlo senza soldi, ho una fame che non riesco a resistere. Al mercato c'e' una bancarella su cui un teenager particolarmente brillante ha messo il cartello "MELE GRATIS" sulla cassetta delle mele, e l'omino a quella bancarella se n'e' andato a orinare perche' il giorno prima il suo amico gli aveva offerto dieci birre, io prendo una mela e me la mangio. Ho commesso un furto, ma chi l'ha voluto? Io che ho preso la mela? L'amico dell'omino che gli ha offetto la birra? L'omino che ha lasciato la bancarella sguarnita? Il teenager che ha messo il cartello? O il mio cane?
    Guarda, secondo me le cose sono andate cosi': C'e' un attacco incombente sulle torri gemelle, o quanto meno una volonta' terroristica mediorientale che minaccia un attacco terroristico su suolo americano. La CIA questo lo sa e mantiene lo status quo, perche', chissa' mai, questa situazione puo' tornare utile alla politica americana. Pero', avendo le mani in pasta in tutto, compreso il terrorismo mediorientale, tiene a bada la bomba innescata. Bush nell'ufficio ovale, dopo il quinto burbon dice "'Azz!, che noia, qui bisogna che succeda qualcosa!". Al pentagono questo suona come un ok, e quindi progettano un nuovo assetto degli equilibri economici globali, che vedono la dominazione del medio oriente per ottenere il controllo del petrolio in modo da non dare accesso alle risorse (e quindi allo sviluppo) ai nemici del nuovo millennio: Cina ed India. A questo punto basta abbassare un attimo la guardia e puff! due aerei finiscono nelle torri gemelle. Di chi e' la colpa? Boh! Sta di fatto che c'erano 19 terroristi suicidi su quegli aerei che credevano di fare un attacco terroristico finalizzato alla santita'.
    I particolari che lasciano presagire un complotto che citi tu non sono molto interessanti, perche' secondo me il problema non e' chi ha organizzato gli attentati, ma perche' non sono stati bloccati prima che si compissero. E che gli USA non lo sapessero prima fa solo ridere i polli.
    Queste cose qui non e' che me le sono inventate io, ne', ma Giulietto Chiesa, che ho sentito in una conferenza qualche settimana PRIMA dell'11 settembre. Ora, o Giulietto Chiesa e' un terrorista islamico, oppure aveva ragione nel ritenere che i tempi giustificassero un evento simile. E quindi aveva anche ragione sugli eventi politici che l'hanno provocato.
    Del resto anche Chiesa non e' che abbia detto cose cosi' innovative. Prima di lui molti altri hanno teorizzato cose molto simili riguardo all'attacco Giapponese di Pearl Harbor.
    Ma questo va fuori tema, vero?

    Per quanto riguarda la TV credo che anche in questo sono un po' fuori tema, nella discussione.
    Penso che per quanto riguarda i programmi culturali e' vero che debbano essere difesi da una TV che non segua logiche commerciali, perche' le logiche commerciali finanziano solo cio' che ha piu' ascolto, e quindi la cultura "di nicchia" si spegnerebbe. Hai mai guardato qualcosa di culturale su un argomento che non ti interessa? Caspita se e' noioso! Ma se l'argomento ti interessa anche se sei solo uno dei quindici in italia a cui interessa, quel programma diventa una ancora di salvezza. Ma perche' fare pubblicita' del reggiseno della Hunziker durante un programma che interessa a 15 italiani? Quindi quel programma deve essere finanziato in altro modo.
    Pero' riguardo ai programmi culturali c'e' anche un'altra cosa da dire, cioe' che se veramente lo vuoi (cioe' se sei uno dei 15), e la tv di stato o privata non traasmette quei programmi, un accesso a quelle informazioni mediante altri canali lo trovi. A me ad esempio piace il jazz elettrico. Sara' almeno... uhm... ricordo Gege' Telesforo, che risale ad almeno 20 anni fa.... sara' 20 anni che non si sente in TV nemmeno cinque minuti di jazz elettrico. Eppure riesco comunque ad ascoltare quella musica.

    Il problema secondo me e' invece un altro (ed e' per questo che son fuori tema). Il problema e' proprio il telegiornale (e le trasmissioni informative).
    Io penso che la TV, poiche' e' fruita dalle masse, DEBBA fare politica. Cioe' dovrebbe avere un ruolo informativo quando il cittadino deve avere un ruolo politico attivo, e debba avere una funzione di controllo quando invece i politici sono chiamati a governare.
    Pero' penso anche che debba essere imparziale. E che quindi non debba essere finanziata dai politici, o da chi controlla i politici (cioe' gli interessi economici). L'unico modo che mi viene in mente per avere una TV imparziale e' quello che tutti i cittadini paghino il canone RAI.
    E questo purtroppo non significa che la RAI, finanziata col canone, sia imparziale. Ma che e' l'unico modo in cui possa diventarlo.
    Certo, e' chiaro che se io voglio una informazione imparziale la posso trovare altrove, come il jazz elettrico, ma in questo caso e' diverso, perche' in una democrazia il singolo conta poco se non e' ascoltato dalle masse. In altre parole, dire che Berlusconi e' disonesto non serve a nulla se non lo si fa capire agli elettori che hanno intenzione di votarlo. E gli elettori, purtroppo, non si interessano alla politica come io al jazz elettrico. Preferiscono stare sul divano a rincoglionirsi davanti alle tette finte di Victoria Silvstedt che gira la ruota, e che fruiscono delle notizie parziali delle news in TV.

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  28. Beh cosa ti posso dire sull'11 settembre...di incertezze ce ne sono tante, e di ipotesi troppe.

    Ma qualcuno che prima o poi ci dirà la pura, verità?


    Sull'esempio che hai fatto te di Berlusconi, ovvero del far capire agli elettori che è disonesto, ti do ragione, però risulta lo stesso difficile convicere tutti queste persone a cambiare idea, perchè si tende comunque ad appoggiare la propria idea in qualsiasi circostanza. Se venissero a te a dire di votare (esempio, naturalmente) Berlusconi tu lo faresti? Esempio stupido però, è per farti capire che gli ideali politici non si cambiano così, con qualche parola.

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  29. Mah... non credo che il problema sia far cambiare opinione agli elettori. Gli elettori non dovrebbero votare Berlusconi perche' e' disonesto, non perche' i valori del PdL non siano validi.
    Io votero' la Sinistra Arcobaleno. Se da qui a domenica qualcuno mi convince che Bertinotti e' un mafioso, allora votero' per qualcun altro. Questo non significa che io cambio la mia fede politica.

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  30. Una corretta informazione dovrebbe rendere coscienti gli italiani che Berlusconi e' un mafioso di merda e mette in pericolo la stessa democrazia in Italia. Se i canali informativi davvero funzionassero cosi', non ci sarebbe bisogno, per gli elettori del PdL, di cambiare partito, perche' l'unico modo che avrebbe il PdL per vincere sarebbe cambiare leader. In altre parole, o Berlusconi si dimetterebbe, oppure il PdL perderebbe, in ogni caso non avremmo un Predidente del consiglio mafioso e la democrazia non sarebbe in pericolo.

    Invece no, Berlusconi puo' dire che un pluriomicida all'ergastolo e' un eroe e passarla liscia perche' le televisioni continueranno a fare disinformazione.

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