mercoledì 1 maggio 2013

Con le ali ai piedi. Prima parte: da Rieti a L'Aquila

L'anziana di Poggio Bustone che incrociamo davanti al suo pollaio ci rassicura a suo modo: "Non siete voi che dovete fare penitenza per i vostri peccati. I peccati, ce li hanno quei delinquenti che stanno al governo!"
Il gentilissimo gestore del ristorante di Fiamignano, quando apprende che siamo di Firenze, si prodiga in lodi al nostro Sindaco: "E' forte Renzi! Li ha già rottamati mezzi. Se non lo avessero ostacolato alle primarie, a quest'ora avrebbe fatto piazza pulita di questi qua!"
Il salumiere di Cantalice ci racconta del figlio che lavora in Belgio, mentre il pensionato di Colle Mazzolino ci confessa che usa internet solo per comunicare con il nipote che sta a Londra. La coppia che sta ristrutturando casa a Mareri e che ci fa un sacco di complimenti definendoci "fenomeni" ci racconta con rammarico della figlia che ha voluto studiare antropologia. La signora terremotata di Roio si lamenta del primo caldo che si soffre vivendo ancora nei M.A.P. mentre il presidente della Proloco di Tornimparte ci mostra orgoglioso la bella chiesa di San Panfilo.
Un'Italia di provincia, lontana dal turismo di massa, quella che abbiamo attraversato a piedi destando molta curiosità con i nostri pesanti zaini e i nostri bastoncini ticchettanti. Un'Italia pronta a raccontarsi: si comincia con un saluto, la richiesta di un'informazione, una battuta e poi ci scappa quella piccola preziosa conversazione nella quale si è pronti a tirar fuori ciò che ci preoccupa, le ansie per il futuro, soprattutto per i figli.
Centoquaranta chilometri percorsi a piedi, oltre trenta ore di cammino da Rieti a Poggio Bustone, proseguendo per Cittaducale, Petrella Salto, Borgo San Pietro, Fiamignano nel Cicolano, per poi valicare in Abruzzo a Tornimparte ed infine raggiungere L'Aquila, con il suo centro storico spettrale, che lascia attoniti. Una città fantasma presidiata dai militari.
Trascurabile l'aspetto religioso di questa prima parte del pellegrinaggio per Monte Sant'Angelo, sulle orme di Francesco e Michele. La presenza di San Francesco si fa molto più flebile rispetto all'Umbria (rilevabile solo nell'influsso lasciato su Santa Filippa da Mareri) mentre assente quella dell'Arcangelo Michele, tanto che mi è quasi venuto il sospetto che egli si fosse materializzato nel suo omonimo venticinquenne di Roma, un ragazzo d'oro con il quale abbiamo condiviso molte tappe.
Un cammino sicuramente da continuare appena possibile, affascinante e divertente (un sentito grazie ai miei due compagni!) e abbordabilissimo economicamente (meno di 300 Euro a testa compreso il viaggio).
Alla prossima!

Alcune immagini del cammino
Per saperne di più 
Di qui passò Francesco: 2010, 2011 e 2012

3 commenti:

  1. cari pellegrini, il vostro blog mi è stato segnalato da Riccardo che ha curato la parte in bici del Cammino. Dategli tempo a Francesco e, ancor più a Michele, anzi tappe...si deve poter raggiungere le zone tratturali e poi la storia di santa Filippa è così bella e così legata a Francesco! Ovviamente in Umbria Francesco è dappertutto e non ci sono Fonti del suo passaggio verso il Gragano ma a Monte Sant'Angelo c'è andato e la mia idea era seguire una "logica di Francesco" lui andava dove c'era gente per predicare e lavoro da fare...così sono arrivata ai tratturi...non è tutto così meccanico...e poi è come pensare che il cammino di Santiago sia quello che veramente facevano i pellegrini medievali...non è così, ci hanno fatto le autostrade sopra il "vero Cammino2 ma, il Cammino come è adesso, traguarda il più possibile i luoghida dove passava il cammino originale...non mi giustifico, spiego solo come è nato e come io ho trovato miracolosa la storia di Filippa proprio così vicino a Poggio Bustone inizio e fine di due percorsi uniti che si incontrano ad una grotta micaelica.
    Piuttosto ma dove è stato fatto quel bel cartello in legno?! Ho scaricato la foto e la vorrei mettere sul mio sito e blog. Anzi, se volete, si potrebbero mettere sia la vostra testimonianza che le foto sul sito, che ne dite? Contattatemi se volete, ciaooo Angela

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    1. Ciao Angela, nessun problema per le scarse tracce di Francesco e Michele. Sono solo considerazioni di una miscredente. Anzi, ti ringrazio tantissimo per il lavorone che hai fatto e ti stavo giusto per scrivere più dettagliatamente.
      Il cartello è a Collefracido vicino alla bottega dell'artigiano del legno che non abbiamo potuto conoscere perchè era chiusa.

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